La Cina continuerà a comprare oro?
La storia dello sviluppo della Cina sta per entrare nella prossima fase cruciale
Di Ben Traynor - BullionVault
NESSUNO TI AVVISA quando arriva il massimo o il minimo di un dato mercato. Ciò detto, è possibile che chiunque abbia saputo con quanta foga i cinesi hanno comprato oro in occasione dell’ultimo capodanno lunare, abbia avuto un certo presentimento.
Di seguito alcune citazioni da alcune fonti di stampa:
- “Alcuni clienti entrano per comprare lingotti da 100 grammi... le aziende comprano lingotti d’oro da regalare” dichiara il direttore di una filiale della Industrial and Commercial Bank of China
- “Alcune aziende pagano i dipendenti con oro invece che con denaro” Jia Zhihong, gioielliere di Wuhan.
- “Con questa ressa di clienti, non abbiamo nemmeno il tempo per mangiare o bere” un impiegato in un negozio di oro da investimento.
- “I cienti sembrano impazziti, afferrano i lingotti come fossero al supermercato. Devi decidere in fretta se comprare, perché dietro di te c’è qualcuno che aspetta” un cliente a Pechino.
- “È un investimento simile al mercato azionario, solo che l’oro è in grado di mantenere il valore molto meglio delle azioni” un agente di vendita in un negozio di oro in Cina.
I segni classici della mania ci sono tutti. La partecipazione della massa, l’acquisto guidato dal panico, la certezza che sia “un investimento sicuro”. Eppure, anche se potrebbe sembrare la fase classica prima dello scoppio della bolla, non significa necessariamente che il picco della domanda d’oro in Cina sia già arrivato. Potremmo assistere ad un aggiustamento nel prossimo futuro se l’economia peggiora, ma a meno che non si ritenga che la storia dello sviluppo economico della Cina sia al capolinea, ci sono solide ragioni per ritenere che la domanda d’oro della Cina rimarrà in un trend positivo a lungo termine.
Secondo i dati del World Gold Council, il consumo totale d’oro raggiunse nel 2003 le 207,4 tonnellate. Nel 2009 aveva più che raddoppiato raggiungendo le 457,7 tonnellate. Alcuni dati divulgati di recente indicano che nel 2011 le importazioni di oro da Hong Kong, storicamente un importante segnale per l’importazione totale di oro in Cina, sono triplicate.
La Cina ha deregolamentato il mercato dell’oro dieci anni fa. Fino al 2002, quando aprì il Shanghai Gold Exchange, il governo aveva il monopolio sul possesso d’oro. È possibile che la crescita della domanda d’oro in Cina rappresenti un recupero dovuto al fatto che il possesso d’oro non era permesso, cosa che però non sembra spiegare completamente il fenomeno visto quanto rapidamente è cresciuta l’economia durante lo stesso periodo. La popolazione cinese è diventata piano piano sempre più ricca,quindi sempre più persone hanno avuto la possibilità di comprare oro.
Uno studio degli economisti Guonan Ma e Wang Yi pubblicato lo scorso anno dalla Bank of International Settlements, per esempio, ha indicato che i risparmi delle famiglie come percentuale del PIL sono aumentati dal 16% del 2001 al 23% del 2008, in un periodo in cui il PIL è cresciuto regolarmente di almeno il 10% all’anno.
Lo studio indica anche che c’è un aumento considerevole nella propensione al risparmio delle famiglie, ovvero c’è stato un aumento della percentuale del reddito destinato al risparmio. Una spiegazione di questo dato potrebbe essere che la crescita economica ha permesso che il tenore di vita di molte famiglie fosse innalzato oltre la soglia di sussistenza, per esempio con il flusso dei lavoratori agricoli che si spostano nelle città per lavorare nelle fabbriche. Tale crescita dei redditi ha permesso che una fetta sempre maggiore della popolazione possa per la prima volta risparmiare. Paragonati a chi ha un reddito più alto, i nuovi risparmiatori devono dedicare una proporzione più alta del proprio reddito per ottenere un certo risparmio.
Questo non è però il solo elemento che ha favorito la crescita dei risparmi in Cina. Un’altra spiegazione alla crescita dei risparmi dei privati è data da “ragioni cautelative di risparmio”. Per comprendere questo concetto si prenda ad esempio il periodo tra il 1995 e il 2005, che vide un crollo del 50% dell’impiego nelle aziende statali:
“Gli impiegati licenziati ricevettero poco supporto in termini di benefit sociali, e molte piccole compagnie statali in perdita vennero chiuse. Come risultato venne meno la rete di sicurezza sociale garantita in maniera totale dall’azienda. La ristrutturazione e il ridimensionamento tra il 1995 e il 2005 accrebbero l’incertezza del reddito e delle potenzialità di spesa indebolendo la rete di sicurezza sociale garantita dalle aziende, e rinforzando le ragioni cautelative per il risparmio.”
Non è difficile immaginare il significato di tali eventi per un lavoratore cinese che è stato licenziato. Il governo socialista, al potere dal 1949, mise sulla strada un numero incredibile di lavoratori e non fece nulla per aiutarli a sopravvivere.
In questo contesto è comprensibile perchè la popolazione cinese abbia cominciato a risparmiare di più. Gli sconvolgimenti economici hanno un effetto di lunga durata sul comportamento finanziario di una popolazione, in un atteggiamento simile a quello della Germania nei confronti dell’iperinflazione: la tragedia avvenuta negli anni ’20 si fa ancora sentire, e i tedeschi ancora oggi sono particolarmente avversi all’instabilità dei prezzi.
La Cina quindi sembra destinata ad avere un tasso di risparmi ancora maggiore durante il futuro prossimo. Inoltre, la rapida crescita della domanda d’oro suggerisce che molti di coloro che risparmiano scelgono di utilizzare i risparmi comprando oro, o sarebbe meglio dire che conservano i loro risparmi sotto forma di oro.
Ovviamente non significa che i cinesi continueranno a tempo indeterminato a comprare sempre più oro. Inoltre, è impossibile stabilire con certezza gli effetti di un rallentamento dell’economia verso la richiesta di oro. In tali circostanze è probabile che si verificherebbero acquisti mirati alla protezione del capitale, specialmente se le istituzioni finanziarie collassano o la popolazione teme un ulteriore aggravarsi dell’inflazione come risultato di un’eventuale risposta della banca centrale. D’altra parte un blocco dell’economia frenerebbe il potere d’acquisto di potenziali compratori privati.
La Cina dovrà affrontare venti contrari nel futuro prossimo. Prima di tutto, il modello economico basato sull’export sarà esposto al deterioramento della situazione economica globale. Si pensi alla crisi in Europa, partner commerciale fondamentale per la Cina.
Ci sono però anche altri segni di cambiamento, in senso differente. Il governo cinese ha annunciato questa settimana che il salario minimo crescerà di una media del 13% all’anno da oggi al 2015. Ancora non è certo come la decisione verrà messa in pratica, ma significa che le autorità sono consapevoli della necessità di adeguare i redditi delle famiglie.
La Cina attende quindi un significativo ribilanciamento interno dei redditi reali in favore delle famiglie, e ci sono buone ragioni per supporre che prima o poi tale ribilanciamento avverrà.
Sono le famiglie, i privati, che comprano oro. Quindi, a meno che lo sviluppo dell’economia in Cina si fermi completamente, il consumo d’oro dovrebbe continuare ad aumentare sul lungo termine.