Spread, fondamentali economici e politica
Che ruolo ha la prospettiva politica nella determinazione dello spread?
a cura di BankNoise
NEGLI ULTIMI GIORNI si fa molto parlare di un paper di ricerca pubblicato dalla Banca d’Italia che evidenzia come il valore dello spread tra BTP italiani e bund tedeschi sia “ingiustificato rispetto ai fondamentali dell’economia“. Per correttezza, ci sembra doveroso anche aggiungere che questi paper sono studi di ricerca e (come è ben sottolineato) non rappresentano l’opinione della Banca d’Italia. Resta comunque il fatto che si tratta di uno studio di indubbio valore scientifico.
Detto questo, lo spread è dunque ingiustificato? In realtà il fatto che sia ingiustificato dai fondamentali economici non vuol dire che sia ingiustificato in assoluto. L’Italia paga il prezzo della inaffidabilità politica che molti vedono in prospettiva, dove molti analisti temono che dopo le prossime elezioni ci sarà uno sforzo per tirare l’acqua al proprio mulino, non agli interessi del Paese.
Inoltre, non va dimenticato che più parti politiche hanno ventilato in qualche modo l’ipotesi di non ripagare il debito: da chi dice che il debito “è inventato”, a chi pensa che un default sarebbe più conveniente, a chi vorrebbe tornare alla lira (e tutti sanno benissimo che essere pagati con una valuta che vale la metà è la stessa cosa che vedersi ripagati solo metà del debito). Non ci si può aspettare entusiasmo nel prestare il proprio denaro a qualcuno che ha una mezza idea di non restituirlo…