Argento: due buone ragioni per comprare ora
La riduzione delle esportazioni e nuove possibilità di investimento sosterranno il prezzo dell'argento
Di Jeff Clark - Casey Research
RECENTEMENTE SONO APPARSI due dati, sconosciuti alla maggior parte degli investitori, che costituiscono due buone ragioni per investire in argento.
Prima di tutto, si prevede che quest’anno le esportazioni d’argento dalla Cina avranno una riduzione del 40%. I dati fino ad agosto mostrano una riduzione che arriva addirittura al 60%: nel 2009 la Cina esportò 3.500 tonnellate metriche d’argento; quest’anno fino ad agosto ne ha esportate 970.
Sono le conseguenze della decisione presa dalla Cina due anni fa di scoraggiare gli export di materie prime: le esportazioni d’argento diminuirono già nel 2009, e i dati mostrano l’ulteriore riduzione che ci si attende per il 2010. La riduzione nell’esportazione d’argento dalla Cina è ovviamente dovuta ad una crescita altrettanto impressionante della domanda interna, proveniente da diverse aree: industriale, di gioiellieria e di investimento.
Per avere la misura di quanto questo dato sia importante, si ricordi che la Cina è il terzo paese per produzione d’argento (dopo Perù e Messico). Il totale di argento fisico che arriverà sul mercato quest’anno diminuirà di 74 milioni di once, ovvero l’8,3% della fornitura globale del 2009. Con una domanda in continua crescita, non è difficile immaginare uno scenario di prezzi ancora più alti.
La seconda ragione è che la Zecca degli Stati Uniti inizierà a produrre quest’anno una nuova moneta d’argento da cinque once. Avrà un diametro di circa 7,6 cm (3 pollici) e sarà composta da argento .999. Saranno disponibili cinque diverse incisioni e verranno prodotte 100.000 copie per ciascuna incisione. Le monete verranno distribuite secondo canali e dealer autorizzati. È molto probabile che la novità creerà interesse e movimento nel mercato dell’argento, specialmente se si considera l’accessibilità. Al prezzo di $23 all’oncia, la moneta costerà $115, più il premio. Un’oncia d’oro è valutata al momento $1340, e 5 once costerebbero quindi $6.700, più commissioni.
L’argento insomma sembra molto sottovalutato se paragonato all’oro. Osservando il prezzo di oro e argento da un altro punto di vista, si noterà che il prezzo dell’oro è al momento il 57% oltre la quotazione massima del 1980, mentre l’argento dovrebbe più che raddoppiare per raggiungere la quotazione massima a $48,70. (Conti fatti senza aggiustare i prezzi all’inflazione.) È vero che il picco del prezzo dell’argento fu causato dal monopolio dei fratelli Hunt, ma nulla toglie che potrebbero esserci altri speculatori simili sul mercato odierno.
È vero che le banche centrali non comprano e custodiscono argento fisico, quindi una delle tipiche fonti di domanda dell’oro non riguarda l’argento. Ma se si mantengono le prospettive, la realtà è che la domanda d’argento cresce e non ci sono ragioni per cui il trend non debba continuare. Con indicatori quali la riduzione di esportazioni dalla Cina e una nuova moneta dedicata al mercato degli investitori privati, è lecito avere una prospettiva estremamente positiva sul prezzo dell’argento.
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