L’oro scende sotto il livello di supporto, scambi sotto i 1.115$/oz

La perdita del 2,4% dell’oro in questa settimana è rimasta invariata durante gli scambi di mercoledì, mentre i mercati azionari di tutto il mondo si sono comportati positivamente. 

 

Il dollaro è salito al massimo di tre mesi contro l’euro nel mercato delle valute. 

 

Perdendo il guadagno del 6,8% realizzato nel mese di ottobre, il prezzo dell’oro in dollari è sceso ulteriormente al di sotto dei 1.115$/oz.

 

"Un movimento al di sotto di 1.155-1.145$/oz", aveva affermato la banca francese Societe Generale in un’analisi tecnica dei grafici di una settimana fa, "confermerà la possibilità di un ritracciamento più profondo verso 1.133$ e - più probabilmente – 1.120$, il limite inferiore del canale quotidiano ascendente".

 

"Il supporto principale si trova ora a 1.118$", ha affermato la compagnia svizzera MKS nella giornata di ieri.

 

La fine del movimento ribassista dell’oro è previsto tra i 1.131 e 1.122,50$/oz”, aveva detto Axel Rudolph della Commerzbank nella giornata di martedì. 

 

L’argento ha ritracciato il prezzo dell’oro al ribasso durante la giornata di mercoledì, arrivando a toccare nuovi minimi di 4 settimane al di sotto di 15,20$/oz. 

 

La proprietà di argento fisico necessario a garantire le azioni emesse dal fondo iShares Silver Trust (NYSEArca: SLV) sono diminuite ulteriormente nella giornata di martedì, per arrivare al minimo di tre anni. 

 

Per quanto riguarda altri metalli, i prezzi del palladio sono saliti in maniera decisa dopo il minimo di 6 settimane toccato ieir.  Anche il platino ha compiuto un rally dai minimi di 4 settimane ma "durante il mese di ottobre", afferma Jonathan Butler del conglomerato Mitsubishi, "i fondi di ETF garantiti da metallo hanno registrato le più forti liquidazioni dall’inizio dell’anno a oggi”. 

 

Le proprietà di oro necessarie a garantire le azioni emesse dal gigantesco fondo speculativo SPDR Gold Trust (NYSEArca: GLD) sono diminuite di ulteriori 3 tonnellate nella giornata di ieri, per arrivare al livello minimo di 5 settimane a quota 686 tonnellate, meno del 3% al di sopra del nuovo minimo di 8 anni toccato a fine luglio.