Le quote di argento al Comex indicano un miglioramento del mercato

A cura di BullionVault

 

Gli stock dell’argento al Comex sono rimasti pronti alla consegna dopo che i contratti future hanno cominciato a stabilizzarsi, secondo un analista di mercato, suggerendo che il mercato sta complessivamente cominciando a sembrare “molto più positivo.”

 

La riduzione degli stock dell’argento fisico dalle camere blindate del Comex indica l’aumento della domanda per uso industriale e per altri usi, che sottraggono metallo dai depositi offrendo prezzi più alti, spiega un recente report speciale di David Jollie del dipartimento di metalli preziosi della Mitsui.

 

Ma “quando i premi si riducono e la domanda è debole” spiega Jollie, “i depositi del Comex ospitano più metallo.”

 

Diversamente da quanto accade per l’oro, oltre il 60% dell’uso dell’argento ogni anno è di tipo industriale.

 

“Vediamo quindi il trend nelle quote del Comex” si legge sul report della Mitsui, che propone anche il grafico mostrato in seguito, “come indicativo del buon momento del mercato dell’argento per uso industriale”.

 

 

Negli Stati Uniti, il mercato principale per l’argento, il consumo di argento è crollato del 25% durante il 2012, secondo i dati della US Geological Survey, dopo aver sostenuto una crescita annuale media dell’8% nei 3 anni precedenti.

 

Anche le quote di argento in deposito sono cresciute, seguendo ed estendendo il trend in atto da metà 2011.

 

“L’aumento delle quote d’argento fisico al Comex indicano una domanda debole” prosegue Jollie. Ma “da metà 2013 le quote sono rimaste relativamente stabili, fatto che è coerente con dei prezzi dell’argento più stabili.”

 

Ad ogni modo, aggiunge, “per quanto sia un miglioramento, non suggerisce che i fondamentali attuali del mercato dell’argento siano in questo momento in grado di supportare il prezzo dell’argento.”

 

Le quote d’oro al Comex, invece, sono calate in linea con i prezzi nel 2013, visto che chi possiede oro ha trovato premi migliori di quelli proposti al mercato di scambio del Comex, e nello specifico nei mercati asiatici, dove la domanda di oro da investimento e di prodotti orafi è aumentata in seguito al crollo del prezzo.