L' oro apre al ribasso a Londra, argento positivo

Gli scambi sull'oro hanno aperto al ribasso lunedì mattina a Londra.

 

Il prezzo del bene rifugio alle 9:57 (GMT) del mattino è stato di 1.255,06 dollari per oncia, in ribasso rispetto alla chiusura di venerdì della scorsa settimana di 1.257 dollari per oncia. 

 

Il prezioso metallo ha avuto un picco sopra i 1.258 dollari per oncia all'1:30 della notte, durante gli scambi in Asia.

 

 

L'argento non ha seguito l'andamento dell'oro. 

 

 

Il metallo, che aveva chiuso la settimana di scambi precedente sopra i 18,35 dollari per oncia, ha aperto la settimana in rialzo andando sopra i 18,37 dollari per oncia alle 9:57 (GMT) della mattina, dopo essere stato scambiato sopra i 18,40 dollari per oncia all'1:30 della notte durante gli scambi in Asia.

 

I metalli preziosi stanno tenendo abbastanza bene il forte incremento realizzato in settimana.

 

Gli investitori si attendono maggiori chiarimenti sulla politica economica che adotteranno gli Stati Uniti. 

 

Una dichiarazione ufficiale da parte del Presidente americano è attesa nella giornata di domani.

 

"Ciò che ha guidato l'oro in questo momento è stata la relativa debolezza del dollaro americano. Trump non vede di buon occhio un'eccessiva forza da parte del biglietto verde ed il mercato inizia a considerare che non vi potrebbero essere degli ulteriori incrementi dei tassi di interesse fino a metà anno", ha affermato Jiang Shu, direttore del dipartimento di analisi della compagnia Shandon Gold Group.

 

In uno scenario simile, caratterizzato da incertezza, gli investitori si rifugiano nei metalli preziosi.

 

Le dichiarazioni di Trump sono inoltre attese per capire quale sarà la posizione della sua amministrazione in merito al taglio delle tasse, un punto fermo ed elemento caratterizzante di tutta la campagna elettorale.

 

Intanto i fondi speculativi, nella scorsa settimana, hanno incrementato le loro posizioni a lungo termine sull'oro nel Comex.

 

Il gigantesco fondo  ETF sull'oro - SPDR Gold Trust - ha incrementato i quantitativi fisici necessari a garantire le azioni emesse dal fondo di oltre il 5% in questo mese di febbraio.