L'oro rimane invariato per tutta la settimana mentre NVDA crolla, Trump fa pressione sull'Ucraina e la Fed “dovrebbe tagliare”

Venerdì il PREZZO DELL'ORO è salito insieme al dollaro statunitense, chiudendo il weekend invariato rispetto a 7 giorni fa, mentre i mercati azionari globali hanno registrato un ulteriore calo, sono tornate le speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed statunitense e Washington sembra aver spinto Kiev a cedere alla Russia invasore una porzione di territorio ucraino più ampia di quella attualmente controllata dal Cremlino.

Il presidente ucraino Zelenskyy ha tempo fino a giovedì per accettare il piano in 28 punti dell'amministrazione Trump, secondo quanto riferisce Reuters, altrimenti gli Stati Uniti taglieranno la condivisione di informazioni di intelligence e la fornitura di armi.

I mercati azionari delle economie ricche hanno registrato il sesto calo in sette sessioni sull'indice MSCI World, con il gigante statunitense produttore di chip AI Nvidia (Nasdaq: NVDA) in calo per la seconda sessione consecutiva dopo la pubblicazione mercoledì di risultati trimestrali superiori alle attese.

Ciò ha portato il calo di NVDA dal nuovo massimo storico del mese scorso al 14,0%, mostrando la sua capitalizzazione di mercato più bassa dalla fine di settembre a 4,4 trilioni di dollari.

I guadagni del prezzo dell'oro hanno superato quelli di NVDA nel 2025 fino ad oggi, fissandosi venerdì a Londra intorno al 5,2% al di sotto del massimo storico del prezzo dell'oro di metà ottobre.

“Ritengo che la politica monetaria sia moderatamente restrittiva [e] vedo ancora spazio per un ulteriore aggiustamento nel breve termine”, ha dichiarato venerdì il presidente della Fed di New York John Williams, contraddicendo la recente ondata di commenti ‘falchi’ della Fed e sollecitando un “equilibrio” tra il contenimento dell'inflazione e il sostegno al mercato del lavoro.

Sia Kiev che Mosca hanno negato di essere a conoscenza o di aver approvato il piano di Washington, ma secondo i media occidentali esso “è stato elaborato dal negoziatore di Trump Steve Witkoff e dal funzionario del Cremlino Kirill Dmitriev senza il coinvolgimento dell'Europa e dell'Ucraina” e corrisponde perfettamente alle richieste attuali del Cremlino.

Questa settimana Mosca ha negato le accuse del Regno Unito secondo cui la “nave spia” russa Yantar avrebbe puntato dei laser contro i piloti dei caccia della RAF mentre mappava i principali cavi sottomarini di telecomunicazione nel Mare del Nord.

L'ex leader del partito politico anti-UE e anti-immigrati Reform in Galles è stato oggi condannato a 10 anni e mezzo di reclusione all'Old Bailey di Londra per aver accettato tangenti per “diffondere opinioni e punti di vista a sostegno delle attività dello Stato russo in Ucraina”.

Nel frattempo, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha criticato i piani della Commissione europea di concedere altri 135 miliardi di euro di aiuti a Kiev, finanziati con i beni russi congelati o tramite sovvenzioni o prestiti reciproci dei membri dell'Unione europea, sia perché l'Ucraina “non ha alcuna possibilità” di vincere la guerra, sia a causa della corruzione endemica nel governo Zelenskyy.

Con il prezzo dell'oro a Londra che si aggirava intorno ai 4072 dollari per oncia troy durante l'asta delle 15:00, un prezzo “di riferimento” globale i cui dati storici non saranno più disponibili al pubblico a partire da lunedì, poiché la London Bullion Market Association intende aumentare le entrate derivanti dalle licenze per uso commerciale, il metallo prezioso “rifugio sicuro” non ha registrato variazioni rispetto alla stessa ora della settimana scorsa.

L'argento, più utile a livello industriale, che trova un crescente impiego nell'intelligenza artificiale, nelle applicazioni militari e nell'energia verde, e il cui ultimo prezzo d'asta a Londra continuerà ad essere disponibile pubblicamente sul sito della LBMA come quello dell'oro, era stato fissato in precedenza al di sotto dei 49 dollari per oncia troy per la prima volta in due settimane.

Il rame, altro metallo elettrico, è sceso venerdì ai minimi delle ultime due settimane sulla scia del sell-off dei titoli tecnologici, mentre il petrolio greggio è sceso improvvisamente ai minimi delle ultime quattro settimane intorno ai 62 dollari al barile di Brent, poiché gli operatori hanno valutato la volontà dell'Ucraina di perseguire i colloqui di pace contro le nuove sanzioni statunitensi nei confronti delle principali compagnie petrolifere russe Rosneft e Lukoil.

Entrate in vigore oggi, e in linea con le sanzioni dell'UE che entreranno in vigore nel nuovo anno, queste sanzioni secondarie hanno portato il più grande conglomerato indiano a cessare tutte le importazioni di greggio russo.