Gli investitori in oro tengono duro, ma scarseggiano nuovi acquirenti

In mancanza di una chiara minaccia o di una preoccupazione per l'estate 2023, gli investitori si sono trattenuti dall'acquistare lingotti d'oro, scrive Adrian Ash di BullionVault.

Ma mentre i dati economici contrastanti e l'aumento dei tassi d'interesse sulla liquidità continuano a ostacolare la domanda netta di acquisto di metalli preziosi, i proprietari esistenti si tengono stretti i loro lingotti dopo che l'oro e l'argento hanno invertito il precedente calo dei prezzi di quest'estate.

I prezzi dell'oro hanno toccato i minimi di 5 mesi a metà agosto per gli investitori in dollari o euro, e il prezzo dell'oro ha toccato nuovi minimi del 2023 in termini di sterlina britannica prima di risalire e cancellare tutte le perdite dell'estate nell'ultima settimana del mese.

Questa volatilità ha lasciato il Gold Investor Index - una misura unica del comportamento degli investitori privati in lingotti fisici - quasi invariato a 54,2, in aumento di 0,1 punti rispetto a luglio e di 0,2 punti rispetto all'agosto 2022.

Il Gold Investor Index è costruito esclusivamente sulla base delle preferenze rivelate, piuttosto che delle semplici "intenzioni" come in un sondaggio tra i consumatori, tra gli utenti di BullionVault: la più grande piattaforma di investitori in metalli preziosi autogestiti al mondo, che oggi custodisce 4,0 miliardi di dollari di metallo prezioso (3,2 miliardi di sterline, 3,7 miliardi di euro, 596 miliardi di yen) per oltre 100.000 clienti di 175 paesi.

L'indice tiene conto del numero di persone che iniziano ad acquistare o ad accrescere il proprio patrimonio di oro custodito in modo sicuro e del numero di persone che scelgono di vendere. L'indice ha raggiunto un picco di 65,9 all'inizio della crisi di Covid nel marzo 2020, e segnala un numero maggiore di acquirenti rispetto ai venditori quando la lettura è superiore a 50,0.

Come mai un interesse così scarso  verso la fine del 2023?

I prezzi elevati dell'oro e l'aumento dei tassi di interesse continuano a scoraggiare nuovi acquisti. Inoltre, invitano gli investitori esistenti a prendere profitto. Ma le vendite rimangono contenute e i possessori di oro si tengono stretti il metallo prezioso come assicurazione sugli investimenti, consapevoli delle prospettive economiche contrastanti e della minaccia che il crollo immobiliare della Cina rappresenta per i mercati finanziari globali in generale.

Il mercato interno cinese dell'oro ha stabilito oggi un altro record assoluto del prezzo dell'oro, il terzo in una settimana per gli investitori in yuan. Ciò riflette sia il declino della valuta cinese sul mercato dei cambi, sia la solida domanda delle famiglie nel più grande mercato di consumo del metallo prezioso, che incontra un'offerta limitata grazie al limite imposto dalla Banca Popolare alle nuove licenze di importazione dell'oro, nel tentativo di arginare i deflussi di valuta estera.

I prezzi dell'argento sono stati più volatili di quelli dell'oro nel mese di agosto, muovendosi da un minimo a un massimo del 12,5% - tre volte superiore rispetto all'oro - e aumentando dello 0,7% nell'arco del mese, ma perdendo il 2,5% su una base media mensile.

Questo calo ha spinto gli utenti di BullionVault ad andare a caccia di occasioni, con il Silver Investor Index che è salito di 1,9 punti a 50,2, quando gli acquirenti sono tornati a superare i venditori, ma solo di poco.

In termini di peso, l'aggiunta di 1 tonnellata di argento nella quantità totale appartenente agli utenti di BullionVault a settembre ha segnato solo il sesto afflusso degli ultimi 12 mesi, con le scorte dei clienti che hanno chiuso il mese di agosto a 1.245 tonnellate, ancora inferiori dell'1,8% rispetto al record dello scorso ottobre.

Le disponibilità in oro, invece, sono aumentate in 10 degli ultimi 12 mesi, stabilendo 3 nuovi record storici quest'estate per raggiungere 48,2 tonnellate a fine agosto, anche se con un afflusso netto di appena 1 chilogrammo nell'intero mese.

Nel frattempo, il mese scorso il numero dei primi acquirenti di lingotti è rimbalzato del 27,9% rispetto al minimo di 9 anni di luglio, raggiungendo il massimo da maggio e guidato da una ripresa dei nuovi investitori residenti in Germania, Regno Unito e Francia.

Il nuovo interesse negli Stati Uniti, invece, ha continuato a essere il più debole dal mercato orso dell'oro e dell'argento di un decennio fa. Ancora una volta, e con i tassi d'interesse del dollaro che stanno superando l'inflazione per la prima volta in 5 anni, l'acquisto di metalli preziosi è mancato di urgenza quest'estate, portando a flussi deboli rispetto alla pandemia globale del 2020, all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia a partire dal 2022 o alla mini-crisi del settore bancario dell'inizio del 2023.

Finora sono stati necessari questi eventi drammatici per portare l'oro a 2.000 dollari l’oncia troy. Sebbene l'attrattiva dell'oro come bene rifugio stia vincendo contro la maggiore volatilità e gli usi industriali dell'argento, la mancanza di una minaccia o di una crisi chiara e attuale fa sì che gli afflussi occidentali verso l'oro fisico rimangano modesti.

Nel frattempo, il mese scorso il numero dei primi acquirenti di lingotti è salito del 27,9% rispetto al minimo di 9 anni di luglio, raggiungendo il massimo da maggio e guidato da una ripresa dei nuovi investitori residenti in Germania, Regno Unito e Francia.

 Ma se ciò dovesse far salire nuovamente i prezzi, gli attuali investitori in oro resisterebbero alla tentazione di presa di profitto?

 

Editing e traduzione a cura di Douglas Da Silva