Oro oggi

Perché la correzione di oro e argento?

Commenti sulla recente correzione delle materie prime

Di David Galland - Casey Research

E dunque è arrivata anche la correzione nel mercato delle materie prime e dei metalli preziosi in particolare.

All’inizio di aprile, suggerimmo che al termine del programma di Quantitative Easing 2 sarebbe potuta verificarsi una crisi nei mercati delle materie prime. Invece, i metalli hanno continuato la loro ascesa.

Molti analisti hanno scritto che il mercato aveva già preso in considerazione la fine del QE2 e quindi, persino dopo la conferenza stampa di Bernanke, aveva deciso che i prezzi delle materie prime dovevano continuare a salire.

Personalmente ritengo sia un errore credere che il mercato abbia virtù predittive: di certo reagisce, ma non prevede. Benjamin Graham fece un ritratto interessante dei mercati quando disse che è come un maniaco, che tende a pagare troppo dei beni che poi vende troppo presto.

Dopotutto, se i mercati avessero la sfera di cristallo, il prezzo dell’oro sarebbe già a $2000/oz e il prezzo dell’argento a $75, se non oltre, perché questo è il valore verso il quale i fondamentali economici lo guideranno. Semplicemente, però, non è ancora il momento.

Quindi, cosa c’è da dire su questa ondata di vendite? Prima di tutto, era attesa da tempo, e chiunque non fosse esposto dalla parte opposta, e abbia realizzato profitti prima che accadesse, dovrebbe essere soddisfatto che sia avvenuta.

L’argento, in particolare, ha avuto un calo che ha toccato il 30%: una correzione forte e decisa. È una scelta prudente quella di rientrare adesso? La velocità e la profondità della vendita rende probabile che un rimbalzo non tarderà.

Anche se nessuno può sapere quando accadrà, o forse proprio perché nessuno può sapere quando accadrà (e le conseguenze economiche del QE2 non sono ancora visibili) il mio suggerimento sarebbe di comprare in tranches settimanali o bimensili una cifra pari al 25-33% del capitale che si è deciso di destinare ai metalli preziosi. Per quanto sembri che la risalita dei prezzi sia vicina, ciò non garantisce che d’ora in poi si vedranno solo rialzi. Comprando in tranches, probabilmente si mancherà il bottom, ma cercare di azzeccare il bottom è un gioco da stolti.

Chi non avesse realizzato profitti quando l’argento è salito ai massimi alla fine di aprile, non deve certo autoflagellarsi. Anche chi avesse pagato $50 dollari per un’oncia d’argento, alla fine dei giochi uscirà vincente, perché il sistema monetario degli Stati Uniti, e non solo, è al degrado e non si vedono all’orizzonte possibilità di salvezza. Traballerà e probabilmente fallirà, e in quel momento chi vorrà accappararsi metalli preziosi dovrà pagare un prezzo considerevolmente più alto di quello di oggi.  

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Doug Casey è un famoso investitore ed autore il cui libro Crisis Investing è stato il n. 1 della lista dei best seller del New York Times per 29 settimane consecutive, un tempo record.

Il Casey Research pubblica varie newsletter e siti web che hanno in totale una audience di 200 mila lettori a settimana.

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