L'argento tornerà a brillare
Le previsioni sull'uso industriale del metallo premiano chi ha investito a lungo termine
Di Carlo Vallotto - Metalli-Preziosi.it
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IL PREZZO DELL'ARGENTO nel mese di maggio ha mostrato una forte correzione, mettendo a rischio i guadagni promessi nei mesi precedenti. Il mercato dell’argento a differenza del mercato dell’oro è legato in maniera più stretta alla domanda industriale.
Il Silver Istitute ha una volta in più fatto intendere che l’importanza dell’argento è in continua crescita sia nel settore industriale che nel settore dell’investimento. Ad esempio nel settore fotovoltaico la richiesta da qui al 2015 sarà più che raddoppiata da 50 milioni di once a 100 milioni.
Dato il vasto campo di utilizzo dell’argento nel settore industriale, la previsione di lungo periodo sembra premiare coloro che avranno deciso di investire in questo metallo.
Come abbiamo potuto vedere dall’inizio di maggio, vi è stato un forte incremento generalizzato della volatilità sulle materie prime e in particolar modo sull’argento. Molti sono stati gli operatori del settore che hanno ipotizzato lo scoppio della bolla sull’argento dopo che le quotazioni in pochi mesi hanno registrato un +165%, quando invece nello stesso arco temporale l’oro ha avuto un incremento del 26%.
Il prezzo dell’argento ha ritracciato velocemente perdendo circa il 20% ad un prezzo di circa 32 dollari l’oncia; e questo ha richiamato alla memoria quello che successe nel 1980 quando il mercato fu in balia della speculazione posta in essere dai fratelli Hunt e il prezzo dell’argento raggiunse proprio un valore massimo i $50 per oncia.
Le autorità di controllo, preoccupate per l’instabilità del sistema, hanno fatto scattare le contromisure per provare a frenare la speculazione, innescando un conseguente aumento della volatilità. La Cassa di Compensazione del CME (Chicago Metal Exchange) ha aumentato di quasi il 150% i margini richiesti per poter negoziare i futures sull’argento; molti operatori hanno conseguentemente chiuso numerose posizioni e scoraggiato l’apertura di nuove.
Le stime della GFMS per il 2011 vedono la produzione mineraria a 790 milioni di once e la contemporanea crescita dell’argento riciclato dovrebbe incrementare l’offerta complessiva del 3%.
La domanda industriale è invece attesa in calo mentre le richieste dell’industria gioielliera sono viste in crescita in scia alla ripresa dell’economia globale e dei prezzi record dell’oro. Secondo la GFMS dai 31,86 dollari medi dei primi 3 mesi del 2011 le quotazioni dell’argento, spinte al rialzo dalla domanda per investimento, potrebbero superare nel corso del 2011 il record storico messo a segno 31 anni fa, pari a $50 l’oncia.
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