La Grecia vota l’Austerity: cosa cambia per l’oro?
È troppo presto per considerare sicura la Grecia?
Di Laurence Williams – MineWeb
LE PREOCCUPAZIONI per l’imminente fallimento della Grecia sono diminuite, come conseguenza il prezzo dell’oro è andato in flessione. È troppo presto per cancellare completamente i rischi di default della Grecia?
L’opinione diffusa tra gli analisti è che i mercati non credono troppo che la Grecia attuerà le misure di austerity nella misura in cui il FMI e la BCE si aspettano. La Grecia rischia quindi tra non molto di ritrovarsi nuovamente a un passo dal default.
Cinque anni sembra essere il lasso di tempo più probabile prima della crisi finale, sufficiente affinché chi è più esposto possa modulare la propria posizione. È ovviamente solo un’ipotesi, e la situazione potrebbe peggiorare nuovamente anche molto prima.
Considerando il brevissimo termine, abbiamo visto che i voti parlamentari in Grecia hanno permesso alla BCE e al FMI di garantire i fondi per evitare il default immediato. Considerato anche che i mesi estivi sono notoriamente tranquilli per il mercato dell’oro, i metalli preziosi rimarranno sotto pressione per il prossimo mese circa.
Il prestito di €12 miliardi alla Grecia, che allontana il fantasma del default mentre un piano di salvataggio più imponente viene organizzato, ha costituito un passo praticamente obbligato da parte di BCE e FMI, perché il fallimento avrebbe messo in ginocchio le banche tedesche e francesi, particolarmente esposte al debito greco.
L’effetto domino sul sistema bancario sarebbe stato inevitabile, e la pressione insostenibile per Irlanda e Portogallo avrebbe messo in difficoltà le banche inglesi e spagnole. Il default della Grecia insomma avrebbe potuto portare a un disastro finanziario globale.
Prestare sempre più denaro alla Grecia, nella speranza che col tempo i problemi vengano risolti, non sembra però la soluzione. È inverosimile pensare che la Grecia possa aggiustare il bilancio e ripagare i debiti prima di forse 50 anni. L’unica motivazione dei salvataggi è quindi di guadagnare tempo: con il partito all’opposizione contrario alle misure di austerità e a favore di un default immediato, così come il 70% della popolazione, il default in Grecia continua a sembrare inevitabile.
Alla luce di questi dati, che possibilità ha il PASOK di conservare il potere? Una settimana è un tempo lunghissimo in politica e in questo caso, mentre gli standard di vita in Grecia diminuiscono ulteriormente, il governo potrebbe continuare a perdere consensi. Visto il livello di agitazione nelle strade, c’è una possibilità reale che il governo possa cadere molto prima delle prossime elezioni, previste nel 2013.
Ovviamente i problemi non iniziano né finiscono con la Grecia, che di per sé è una piccola economia, così come lo sono Irlanda e Portogallo. Come la Grecia, anche loro sono incastrati dall’euro, che non permette di svalutare e utilizzare l’inflazione per venir fuori dalla situazione del debito. La vera preoccupazione è che la crisi coinvolga una delle due grosse economie a rischio, la Spagna o l’Italia.
Quali sono quindi le prospettive per l’oro in queste circostanze? In questo momento il prezzo ha una forte flessione al di sotto dei $1490, mentre l’argento viaggia attorno ai $34. Si tratta di prezzi molto distanti dal recente picco massimo, sopratutto per quanto riguarda l’argento.
La flessione del prezzo è dovuta principalmente alle buone notizie relative all’Unione Europea. Il riaffiorare del rischio (tra qualche settimana, o tra qualche mese) rafforzerà nuovamente il ruolo dell’oro come porto sicuro, e ciò avverrà probabilmente in tempo per il tradizionale rally di settembre. È possibile comunque che i picchi predetti da alcuni commentatori non verranno raggiunti entro quest’anno.
Nonostante tutto, probabilmente non è ancora il momento di vendere: l’economia globale rimane precaria, e le cose potrebbero peggiorare rapidamente senza alcun preavviso.
Ci sono state tante altre correzioni, anche più profonde di questa, nel bull dell’oro degli ultimi 11 anni. Qualche giorno fa l’economista Marc Faber ha dichiarato che si aspetta una flessione nei prossimi mesi, ma rimane un convinto sostenitore dei metalli preziosi, e possiede egli stesso investimenti in oro e argento a medio e lungo termine. Sembra una saggia decisione, per lo meno fino a quando le economie degli stati in difficoltà si riprenderanno, sopratutto per quanto riguarda gli USA e l’Eurozona.
E non vediamo segnali che facciano sperare che accada presto.
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