Investimento in oro "ancora favorito" mentre Fed statunitense cerca di raffreddare scommesse su taglio dei tassi nel 2024

Lunedì il PREZZO DELL'ORO si è mantenuto stabile sopra i 2020 dollari, nonostante diversi politici della Federal Reserve abbiano respinto le aspettative del mercato finanziario secondo cui la banca centrale americana inizierà i tagli dei tassi di interesse del 2024 già a marzo, scrive Atsuko Whitehouse su BullionVault.

I prezzi dell'oro in dollari americani sono saliti dello 0,2% a 2.023 dollari l'oncia, dopo essere aumentati dell'1,2% la scorsa settimana in seguito all'improvviso "perno" della Fed sui tagli dei tassi di interesse del 2024, quando il presidente della Fed Jerome Powell ha anche segnalato che la recessione piuttosto che l'inflazione è ora negli Stati Uniti. la principale preoccupazione della banca centrale.
 
"[Mentre] il sentimento degli investitori si è ampiamente spostato dal pessimismo all'accettare pienamente la possibilità di un 'atterraggio morbido' per l'economia globale", afferma il gestore di portafoglio britannico Chris Forgan presso il colosso finanziario statunitense Fidelity, "noi siamo ancora favorevoli a una posizione in oro a causa della sua natura difensiva."
 
Guarda o ascolta i nostri report sul mercato dell'oro su YouTube.
 
Storicamente, la Fed è riuscita ad attuare un atterraggio morbido solo due volte dopo nove cicli di inasprimento negli ultimi cinquant’anni, mentre le recessioni economiche (contrassegnate qui dalle barre grigie verticali) sono seguite in tutte le altre occasioni.
 

 
Il fatto che gli altri sette cicli di rialzi della Fed si siano conclusi con una recessione "non è poi così sorprendente", dato che "quando i tassi di interesse rimangono più alti per un periodo più lungo, la pressione sui mercati finanziari e sull'economia reale generalmente aumenta", afferma una prospettiva 2024 dell'istituto minerario. World Gold Council del settore.
 
Il tasso dei fondi Fed è salito dallo 0,1% nel febbraio 2022 al 5,33% nel luglio 2023, il massimo degli ultimi 22 anni – il ritmo di aumento dei tassi più rapido dall’inizio degli anni ’80 – dove è rimasto nuovamente fermo per la terza riunione consecutiva la scorsa settimana, mentre la La Fed prevede un rallentamento della crescita del PIL e tagli dei tassi per il prossimo anno.
 
Nel frattempo la disoccupazione negli Stati Uniti è rimasta stabile tra il 3,4% e il 3,9%, mentre la misura dell’inflazione relativa alla spesa per consumi personali, esclusi cibo ed energia, ha raggiunto il 5,5% annuo nel febbraio 2022 ed è scesa al 3,5% in ottobre.
 
La misura dell'inflazione preferita dalla Fed, l'indicatore PCE core per novembre, sarà pubblicato questo venerdì e si prevede che mostrerà un altro rallentamento al 3,4%.
 
Le proiezioni del Congressional Budget Office (CBO), pubblicate venerdì, indicano nel frattempo che la crescita economica degli Stati Uniti rallenterà dal 2,5% annuo nel 2023 all'1,5% nel 2024, mentre si prevede che il tasso di disoccupazione salirà al 4,4% rispetto all'attuale trimestre solare. 3,9% in media.
 
"Non stiamo davvero parlando di tagli dei tassi in questo momento", ha detto venerdì il senior policymaker statunitense John Williams, presidente della Fed di New York, ripetendo la protesta del presidente della Fed Powell secondo cui i tagli dei tassi non sono ancora in discussione nonostante le previsioni mediane del I funzionari della Fed ora prevedono 3 tagli entro il 2024.
 
"È prematuro speculare su di loro."
 
"I politici hanno ancora bisogno di diversi mesi per accumulare dati e fiducia sufficienti", ha concordato il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, parlando venerdì, e auspicando che l'inflazione "continui a scendere prima di allontanarsi dall'attuale range del tasso ufficiale 5,25%-5,50%. "
 
Bostic ritiene che la banca centrale non inizierà a ridurre i tassi di interesse fino “nel terzo trimestre” del 2024, con solo 2 tagli in totale l’anno prossimo.
 
I mercati, tuttavia, prevedono ancora 3 possibilità su 4 di un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo, con 2 posizioni su 3 che prevedono 5 o più tagli entro la fine del 2024, secondo lo strumento FedWatch del CME.
 
"È ancora troppo presto per cantare vittoria sugli Stati Uniti che ottengono un soft landing economico", ha detto domenica il presidente e amministratore delegato della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, affermando che ci sono ancora numerosi dati preoccupanti.
 
Nel frattempo il prezzo dell'oro in euro è sceso dello 0,1% a 1.853 euro mentre l'euro si è rafforzato ulteriormente rispetto al dollaro USA dopo che il politico della BCE Bostjan Vasle, governatore della banca centrale slovena, ha dichiarato a Reuters che "le aspettative del mercato per i tagli dei tassi di interesse sono premature a mio avviso, sia con riguardo all'inizio dei tagli e alla totalità delle mosse" dopo la decisione di "nessun cambiamento" della settimana scorsa per la zona valutaria dei 20 paesi.
 
Il prezzo dell’oro nel Regno Unito in sterline per oncia è salito dello 0,3% a £ 1.598 e i prezzi dell’oro in termini di yen sono aumentati dello 0,6% a ¥ 9.291 al grammo (mantenendosi finora in rialzo di oltre il 20% per il 2023) mentre la valuta giapponese è scesa davanti alla Banca di L'annuncio politico del Giappone martedì prevede che risolverà, se non addirittura modificherà, la sua politica dei tassi di interesse negativi, ora l'unica politica di questo tipo nel mondo sviluppato.
 
L'argento è salito dello 0,2% a 23,92 dollari per oncia Troy, mantenendo il guadagno del 3,8% della scorsa settimana, mentre il platino, un altro metallo prezioso industriale utile, è salito di un altro 0,6% a 950 dollari dopo aver guadagnato lo 0,8% la scorsa settimana.
 
Anche il prezzo del palladio – di cui la Russia è il minatore n. 1 – è salito, aggiungendo un altro 0,3% ai massimi di 3 mesi di 1.180 dollari l’oncia dopo l’impennata del 25% della scorsa settimana quando il governo britannico ha preso di mira i metalli russi ma non il palladio con nuovi sanzioni, secondo Bloomberg.

 

Editing e traduzione a cura di Douglas Da Silva