Terza caduta peggiore settimanale nei prezzi dei lingotti d’oro, azioni petrolifere in crollo tra Covid e tensioni politiche negli Stati Uniti
I lingotti d’oro hanno scambiato a 1.855 dollari l’oncia venerdì all’ora di pranzo, in calo del quasi 5% rispetto allo stesso giorno la scorsa settimana, mentre i mercati azionari mondiali scendono ancora a causa del Covid che peggiora e le tensioni politiche statunitensi.
Nonostante il rialzo delle azioni USA di ieri, i mercati asiatici sono rimasti stabili al calo del 3.2% della settimana e le azioni europee sono scese ancora una volta, trascinando l’EuroStoxx600 a quasi il 9% in meno rispetto a questo periodo lo scorso anno.
Nel frattempo i lingotti d’oro da ingrosso si sono diretti verso un calo settimanale di 89 dollari all’oncia, la terza caduta più ripida degli ultimi cinque anni dopo i massimi storici registrati a marzo di 2.075 dollari durante l’emergenza Covid.
Anche le azioni delle materie prime hanno visto ribassi, con il greggio sotto i 40 dollari al barile, mentre i prezzi dell’argento sono saliti a 22,78 dollari l’oncia, riducendo il crollo di questa settimana dal 18.5% al 15.0%.
I futures sull’oro di New York hanno mostrato un piccolo premium di 3 dollari rispetto alle quotazioni dei lingotti fisici di Londra – drasticamente inferiore rispetto ai 100 dollari durante lo shock Covid di questa primavera – e il contratto Comex sull’argento più attivo ha scambiato a 8 centesimi sopra il prezzo spot, in linea con i dati storici regolari.
I lingotti d’oro a Shanghai hanno esteso il loro sconto sui prezzi globali scambiando a 52 dollari in meno rispetto ai prezzi di Londra, in media da lunedì.
Gli ETF sull’oro si sono conclusi giovedì senza molti cambiamenti, mentre il gigante iShares Silver Trust (NYSEArca: SLV) ha perso un ulteriore 1.5%.
I prezzi dei titoli di stato occidentali sono aumentati venerdì, spingendo i tassi d’interesse a lungo termine al ribasso.
Nel frattempo il Portogallo è stata l’ultima nazione europea a reimporre restrizioni sociali contro il Coronavirus, e il supermercato inglese Tesco ha iniziato a limitare le quantità di beni come pasta e carta igienica acquistabili dai clienti, a causa di una nuova ondata di acquisti di panico.
Editing e traduzione articolo a cura di Alessia Ceccarelli.