Oro oggi

Rapporto oro-petrolio alla media di 30 anni, Trump pronto a lasciare il WTO

L’oro si è avvicinato alla chiusura settimanale minore da inizio dicembre, mentre il greggio è nuovamente aumentato oggi con la paura che le politiche estere americane possano influire sulle forniture energetiche mondiali. Un resoconto separato indica che Trump vorrebbe lasciare il WTO (World Trade Organisation).

L’oro ha perso 5$/oncia arrivando ad un nuovo minimo di 1.246$/oncia, mentre il dollaro ha subito una correzione rispetto al picco di 12 mesi di ieri.

L’euro è aumentato dopo una riunione del Consiglio Europeo che il presidente francese Macron ha chiamato “un approccio coerente con il fenomeno migratorio”, promettendo più fondi ai paesi dell’Africa del Nord ed alla Turchia in cambio di un tentativo di fermare l’immigrazione illegale, e di installare una serie di centri di detenzione sicuri negli stati del sud dell’Europa.

L’Unione Europea ha prolungato le sanzioni alla Russia per altri sei mesi, nonostante il suggerimento italiano di diminuirne l’entità.

Il Primo Ministro inglese Theresa May questo fine settimana incontrerà il suo cabinet per tentare di finalizzare la strategia per la Brexit, sulla quale il governo fino ad ora “non ha fatto progressi”, secondo fonti vicine al governo, e per la quale “permangono grandi e serie divergenze” tra Londra e l’UE, in particolare con Irlanda ed Irlanda del Nord.

L’aumento dell’euro ha spinto l’oro ai livelli di fine marzo sotto 1.075€/oncia, mentre in sterline l’oro ha perso solo lo 0,8% questa settimana, arrivando a 951£/oncia.

Il greggio invece ha mostrato il più alto guadagno settimanale in due mesi, sopra i 73$ al barile per la prima volta da novembre 2014, nonostante il Segretario per l’energia americano Rick Perry abbia dichiarato che una maggiore produzione da parte di Arabia Saudita e Russia potrebbe compensare le mancanze previste per novembre 2018 dovute alle sanzioni contro l’Iran.

Questo ha portato il rapporto oro/petrolio a 1/17.

Questo è il rapporto minimo da novembre 2014, e rappresenta la media dei valori giornalieri degli ultimi tre decenni.

Nuovi dati americani oggi hanno mostrato una crescita della spesa delle famiglie minore delle aspettative a maggio, mentre l’inflazione è accelerata al 2% annuo escludendo alimentari e carburante.

Le Borse europee hanno mostrato segni positivi durante un iniziale guadagno di quelle asiatiche, le quali poi hanno chiuso con un -2,7% rispetto allo scorso venerdì, segnando il fine settimana più basso di due anni.

Puntando il dito contro la Cina come colpevole della bilancia commerciale in negativo degli USA, il Presidente americano Trump ha minacciato di ritirare l’adesione al WTO, accusandolo di essere stato ideato da tutti gli altri stati per sfruttare gli Stati Uniti.

Anche se lo yuan cinese si è leggermente ripreso rispetto al minimo di sette mesi di ieri in dollari, il premio dell’oro a Shanghai è diminuito, per un valore di solo 5$/oncia rispetto alle quotazioni internazionali.

Anche la Rupia si è leggermente ripresa rispetto ai minimi storici in dollari, riducendo il prezzo dell’oro nel paese che primeggia nel mondo per la domanda.

Reuters, citando un retailer di Calcutta, riporta:”la domanda privata è in crescita e sta dando fiducia ai retailer, ma la rupia debole è ancora un fattore di confusione per molti”.

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Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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