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Rally dell'oro, dati occupazionali USA non ufficiali incidono sul dollaro

L'oro ha recuperato la diminuzione di 10 dollari durante gli scambi dell'ora di pranzo di mercoledì a Londra, salendo verso il massimo di 3 settimane a 1198$/oz, appena dopo la pubblicazione di dati occupazionali americani inferiori alle attese. 
 
L'agenzia privata americana ADP ha affermato che il numero di nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti è stato di 169 mila lo scorso mese, il minor incremento dal gennaio del 2014.
 
"Finora, un ulteriore movimento al ribasso non sembra si possa materializzare", afferma Edward Meir della INTL FCStone, sottolineando che "i prezzi dell'oro professionale sono riusciti in qualche modo a riprendere quota vicino al livello di 1200$/oz".
 
Il mercato azionario di New York è sceso per il secondo giorno consecutivo. Il petrolio ha raggiunto il massimo del 2015 vicino a 62$ per barile e i prezzi dei buoni del tesoro americano sono scivolati nuovamente portando in alto i rendimenti. 
 
L'indice dei rendimenti dei titoli governativi italiani sono cresciuti dello 0,1% durante il giorno, mentre i rendimenti dei buoni del tesoro a 10 anni della Grecia sono saliti del 10,8%.
 
Il dollaro ha perso nel mercato delle valute andando al nuovo minimo di 10 settimane vicino a 1.13$ nei confronti dell'euro. 
 
"L'aumento costante dei rendimenti dei titoli di stato non consente un ulteriore aumento dei prezzi dell'oro, per il momento", afferma un'analisi di Eugen Weinberg della Commerzbank di Francoforte, facendo riferimento al massimo di due mesi raggiunto dagli interessi sui buoni decennali del tesoro americano. 
 
"Tassi di interesse più elevati rendono meno attraente l'oro, in quanto si tratta di un prodotto che non genera alcun interesse", specifica la banca tedesca. 
 
Confrontando i prezzi dell'oro con quelli del petrolio della scorsa settimana, "il rapporto oro/petrolio tende a seguire da vicino le aspettative di inflazione", ha affermato una nota della banca francese Societe Generale.
 
Prevedendo un calo del rapporto tra i prezzi dell'oro e del petrolio che indicherebbero un "regime di inflazione più elevato", la Societe Generale vede un trend rialzista per il petrolio nella seconda parte dell'anno mentre è ribassista nei confronti dell'oro. 
 
I prezzi del greggio sono saliti del 25% dall'inizio di aprile, mentre l'oro in dollari è rimasto pressochè invariato intorno ai 1200$/oz.
 
I rendimenti a due anni dei titoli del tesoro americano sono saliti dello 0,1%, per arrivare a 0,62%, mentre i rendimenti a 30 anni sono aumentati di mezzo punto percentuale per arrivare al 2,92% - il livello più alto dall'inizio di dicembre.

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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