Oro oggi

Prezzo dell'oro invariato, scambi appena al di sotto di 1200$/oz

I prezzi dell'oro sono rimasti invariati duranti gli scambi di mercoledì mattina a Londra, realizzando un breve picco al di sopra dei 1200$/oz, prima della dichiarazione della Federal Reserve attesa nella serata di oggi. 
 
Il rublo ha recuperato fino a 64 contro il dollaro dal nuovo minimo record di 71 raggiunto durante la notte, dopo che la Banca Centrale russa ha annunciato la riduzione delle riserve di valuta straniera - pincipalmente euro e dollari - al fine di supportare la moneta. Il governo russo non si è però pronunciato in merito all'imposizione di controlli valutari volti ad arginare la fuga di capitali all'estero.
 
I buoni del tesoro americano sono diminuiti, mentre gli operatori di mercato sono in attesa di capire se la Federal Reserve apporterà delle variazioni alla promessa di mantenimento dei tassi di interesse a zero per un "tempo considerevole".
 
Il mercato si potrebbe contraddistinguere per volatilità, soprattutto se la Federal Reserve lascerà presagire un'apertura nei confronti dell'incremento dei tassi di interesse per mezzo della dichiarazione di questa sera. 
 
I tassi di interesse molto bassi stanno consentendo alle aziende produttrici di oro di evitare la pratica di "hedging" sul metallo.
 
"Una rottura sotto il livello di 1192/1186$/oz", afferma un'analisi tecnica della Societe Generale, "potrebbe accelerare un movimento al ribasso".
 
"Pensiamo che il mercato stia cercando il modo di ricollocarsi sui minimi recenti tra 1146/1132$/oz", afferma Keren Jones della tedesca Commerzbank.
 
"Ad ogni modo, l'oro non ha fatto abbastanza per confermarlo", ha concluso.
 
Prevedendo un rally verso il livello di 1280$/oz prima della fine del 2015, la banca australiana ANZ ha dichiarato che "la domanda d'oro in Cina e in India è stata frenata, nel 2014, da alti azionari e controlli per l'import rispettivamente".
 
"Questi ostacoli sono stati rimossi, riposizionando solidamente la domanda per l'inizio del 2015", ha concluso.
 
Nuove ricerche effettuate dalla banca australiana Macquarie mostrano che l'oro ha dimostrato la più debole correlazione con il petrolio rispetto a tutti gli altri metalli preziosi, ed è stato anche il meno correlato su base settimanale con il mercato azionario americano dal 2010.
 
"Il rapporto tra oro e i prezzi del petrolio", aggiunge la Metal Focus di Londra, "si trova al livello più alto dalla fine degli anni '90, a 20 barili per oncia". 

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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