Prezzo dell’oro fermo al minimo del 2013 di 1180$/oz

Il prezzo dell’oro in dollari è rimasto fermo intorno ai 1180$/oz – il livello minimo raggiunto a metà del 2013 durante il crollo dei prezzi – mentre i mercati azionari ccidentali e i rendimenti dei maggiori titoli azionari sono saliti nuovamente.

 

Il dollaro è scivolato contro l’euro, tenendo i prezzi dell’oro appena sotto il livello di chiusura della scorsa settimana a 1054€/oz, l’1,4% sopra il minimo di 5 mesi toccato lunedì.

 

La borsa di Atene ha perso oltre il 5% durante il giorno, perdendo il guadagno realizzato durante il rimbalzo di inizio settimana.

 

Un sondaggio realizzato dalla TV tedesca ZDF nella giornata odierna ha mostrato che solo il 41% dei votanti vuole che la Grecia rimanga nell’Eurozona, mentre la restante parte vorrebbe che i creditori di Atene non facessero ulteriori “concessioni” alla nazione.

 

“Crediamo che l’incertezza sulla situazione greca potrebbe alla fine portare il prezzo dell’oro più in alto”, afferma una nota del team di commodity della tedesca Commerzbank.

 

“L’oro e l’argento hanno tendenzialmente faticato  contro l’incremento dei tassi di interesse reali americani e contro il dollaro”, afferma la Deutsche Bank.

 

“Più ci avviciniamo all’incremento dei tassi di interesse americani, maggiore è diminuzione del prezzo dell’oro”, afferma Bernard Dahdah della banca francese di investimenti Natixis.

 

Il prossimo settimana la Federal Reserve si riunirà per decidere sul da farsi in merito ai tassi di interesse, la riunione tanto attesa di giugno in cui diversi membri della Fed dovranno decidere sull’incremento o meno dei tassi di interesse attualmente fermi a zero.

 

“Ci sono ancora dei margini di perdita per i prezzi dell’oro fino al mese di settembre”, afferma Dahdah, “momento in cui il primo incremento dei tassi di interesse dovrebbe essere effettivamente realizzato”.

 

“La Federal Reserve quasi certamente non prenderà alcuna decisione rilevante in tema di politica monetaria nella giornata di mercoledì”, affermano degli analisti della Capital Economics, “ma i mercati ascolteranno le dichiarazioni e la successiva conferenza stampa attentamente, alla ricerca di qualche suggerimento volto a capire quando effettivamente si darà via all’incremento dei tassi di interese”.

 

Nel frattempo, per ciò che concerne i prezzi dell’oro, “la crescenta possibilità di un default da parte della Grecia potrebbe pesare sul sentiment e sui prezzi dell’oro complessivamente”, hanno aggiunto, “fornendo ulteriore supporto al prezioso metallo”.