Prezzo dell'oro decisamente rialzista, vicino ai 1200$/oz

Il prezzo dell'oro è salito al massimo di tre settimane vicino ai 1200$/oz mercoledì mattina a Londra, salvo poi diminuire leggermente.

 

Anche l'argento ha registrato un incremento guadagnando terreno più velocemente dell'oro, toccando il massimo di cinque settimane sopra i 17$/oz, prima di diminuire nuovamente.

 

"Gli indicatori di intensità della direzione del prezzo sembrano rialzisti in questo momento", afferma un'analisi sul prezzo dell'oro della Scotia Mocatta.

 

"Nel 2015, in una prospettiva di lungo termine nel 2015, i prezzi dell'oro potrebbero indebolirsi", afferma il nuovo Gold Yearbook del 2014 dello studio di consulenza CPM Group di

New York, non mancando di menzionare le "possibili risposte negativi da parte degli investitori in oro e materie prime, in generale, in virtù di un imminente aumento dei tassi di interesse americani".

 

"Non c'è nessuna ragione che possa giustificare un incremento dei tassi di interesse americani in tempi brevi", ha affermato oggi a Londra Charles Evans durante una conferenza.

 

Infatti, l'enorme forza mostrata dalla valuta in questo periodo rischia di creare una "pressione deflazionaria", che andrebbe che si riverserebbe sulle attività.

 

"I prezzi dell'oro al di sotto del 35% rispetto al picco del 2011, mostrano che gli investitori sono molto meno timorosi in questo momento", secondo un commento di Jeffrey Christina della CPM riporttao da BNloomberg, "e ciò indica che, a parte la possibilità di una catastrofe, non ci sono ragioni plausibili per gli stessi investitori di ricorrere all'oro".

 

"Le proprietà complessive dell'enorme fondo speculativo SPDR GOld Trust è rimasto invariato al minimo di tre mesi martedì, ma altri fondi di ETF sull'oro hanno ridotto il quantitativo di oro fisico in loro proprietà", ha affermato un'analisi della Standard Bank di Londra.

 

Nella stessa giornata di martedì, il gigantesco fondo iShares Silver Trust sull'argento ha venduto 45 tonnellate di metallo, proprio come conseguenza della riduzione delle azioni emesse dal fondo - e garantite da metallo - che sono diminuite per andare a toccare il minimo di un mese.

 

"Si ritorna alla recente tendenza di liquidazione di ETF", afferma la una nota della Standard Bank. "Ci troviamo ancora sopra i minimi visti a gennaio, ma tutto ciò ci indica chiaramente quale sia il sentiment generale per i metalli preziosi, specialmente in conseguenza del fatto che i mercati azionari continuano gli scambi su livelli record", conclude la Standard Bank.

 

Anche i principali mercati azionari cinesi hanno raggiunto il massimo di 7 anni mercoledì mattina dopo che la Banca Popolare cinese ha tagliato il tasso di interesse sui prestiti per la terza volta in questo mese.