Prezzi alti e PIL colpiscono la domanda di oro di Cina ed India
L'oro è tornato al orezzo di chiusura della scorsa settimana venerdì, in tutte le maggiori valute, con nuovi record delle borse. Intanto i dati sul PIL cinese hanno mostrato la crescita più lenta degli ultimi 30 anni.
Pur al 6,1% nel 2019, la crescita dell'economia cinese è al minimo dei target di Pechino.
A una settimana dal Capodanno cinese, l'oro a Shanghai ha perso 1¥ arrivando a 344,85¥ al grammo-3,5% rispetto al picco della scorsa settimana.
Il premio dell'oro in Cina è così sceso a 6,35$ l'oncia, 2,50$ al di sotto del tipico incentivo alle importazioni nel primo paese al mondo per consumo: questo indica un indebolimento della domanda di gioielli e prodotti retail da investimento.
"La domanda domestica è aumentata, ma si tratta di un andamento stagionale piuttosto che di un cambio di trend", secondo Samson Li di Refinitiv GFMS.
"La domanda dovrebbe iniziare a ridursi appena dopo il Capodanno cinese".
Il prezzo in India è aumentato sopra 39.990ING per 10g, -3£ dal picco storico della scorsa settimana, che include la tassa del 12,5% e l'IVA del 3%.
"Questo ha reso i prezzi dei gioielli insostenibili, ed ha colpito la domanda", secondo Anantha Padmanaban, presidente del All India Gem & Jewellery Domestic Council (GJV), facendo appello al governo per dimezzare la tassa d'importazione al 6%, ridurre le commissioni bancarie per i pagamenti con carte di credito dall'1% attuale, e tagliare la tassa sulle plusvalenze.
"L'industria dell'oro dovrebbe essere incoraggiata ad operare nella legalità", concorda Somasundaram del World Gold Council, "con strutture appropriate e standard sostenuti da uno stabile cambio spot dell'oro, sistema bancario, innovazione e pratiche commerciali responsabili per l'oro".
Negli USA, giovedì SPDR Gold Trust si è espanso per il secondo giorno consecutivo, con un sottostante in oro in aumento di 5 tonnellate per la settimana.