Platino in rialzo, oro vede la luce alla fine del tunnel
Il platino ha superato l’oro e l’argento venerdì aumentando del 5,1% questa settimana, contro un dollaro in discesa.
La Borsa cinese è salita del 3%, al picco di quattro settimane, mentre gli analisti hanno osservato che Pechino ha costruito un solido “cuscino” economico contro l’aggravarsi della guerra commerciale con gli USA.
Le Borse europee sono positive, trascinate da Wall Street con l'indice Dow Jones che sale dello 0,31%, lo S&P500 che avanza dello 0,28% e il Nasdaq che mostra un incremento dello 0,26.
L’oro è salito a 1.205$/oncia con il dollaro che è diminuito al minimo di tre mesi questa mattina in euro.
L’argento ha guadagnato l’1,9% sulla chiusura della scorsa settimana, toccando brevemente i 14,40$/oncia.
L’euro è salito, anche se per poco, al di sopra di 1,18$ per la prima volta da giugno.
Gli analisti di Credit Suisse hanno indicato che in questo momento l’oro potrebbe rappresentare un’opportunità.
Infatti, oltre all’altissima probabilità che il dollaro sia arrivato ormai ai massimi, e che l’oro in questo momneto abbia un rapporto anomalo con lo spread dei CDS, si è indicato che le Banche Centrali asiatiche potrebbero acquistare oro in alternativa al dollaro.
La Cina non acquisterà dollari, vedendo questo investimento come un modo per finanziare il deficit americano, e l’euro non è una valida alternativa, data l’incertezza politica europea in questo momento, per cui l’Asia potrebbe vedere nel metallo giallo l’unica opzione.
Inoltre , i fondi speculativi oggi presentano posizioni corte record sull’oro, e in genere l’oro sale fino al 10% dopo questi picchi di pessimismo.
Piazza Affari ha consolidato un rialzo dopo l’incontro positivo a Palazzo Chigi di questa mattina sulla legge di bilanco.
I segnali di distensione hanno mantenuto lo spread al di sotto dei 240 punti, ma Société Générale ha indicato che il rating dell’Italia sarà determinato da fattori non troppo positivi, come il poco spazio di manovra con il rapporto debito/PIL al 130%.
Intanto il rapporto UE sull’evasione fiscale ha confermato che l’Italia perde 36 miliardi all’anno in tasse non corrisposte, e l’ha ridotta solo del 3% in sei anni.