Platino in euro al minimo di dieci anni

Il primo giorno di scambi della seconda metà di quest’anno vede il platino al minimo di dieci anni in euro, e l’oro stabile al minimo di quest’anno, mentre il dollaro continua la corsa al rialzo.

 

Per gli investitori americani l’oro è diminuito di tre dollari rispetto alla chiusura di venerdì a 1.252$/oncia, ritornando verso quel minimo di sei mesi sfiorato giovedì a 1.246$/oncia.

 

L’argento intanto è sceso sotto i 16$/oncia, minimo da metà dicembre, ed il platino è diminuito a 838$/oncia, minimo di 29 mesi, dopo il crollo del 6,2% durante tutto il mese di giugno. 

 

In euro il crollo del platino è ancora più marcato, ed il valore di oggi di 719 €/oncia segna il minimo dal 6 gennaio 2009.

 

 

Le materie prime affronteranno un doppio pericolo nei prossimi mesi, secondo Morgan Stanley, che si riferisce sia all’aggravarsi della “guerra commerciale” che al rallentamento dell’economia cinese. 

 

“È possibile che l’oro non abbia ancora visto il fondo”, avvisa TD Securities, indicando che gli speculatori stanno ignorando i dati economici più deboli.

 

“Un approccio pragmatico non può tralasciare il  ruolo della Fed, in vista della fine del ciclo di restrizione monetaria che potrebbe far svalutare il dollaro e favorire l’oro”.

 

“Crediamo inoltre che le conseguenze negative della retorica di Washington sul commercio colpiranno gli stessi USA”.

 

Gavin Wendt di Mine Life Pty ha osservato: “il dollaro è stato il primo beneficiario della propria reputazione di valuta sicura, e questo ha svantaggiato il prezzo dell’oro, in quanto il dollaro e l’oro in genere si muovono in senso opposto. Con l’emergenza inflazione l’oro potrebbe trovare supporto, mentre il dollaro perderebbe terreno”.