Oro oggi

Picco di un mese per l'oro, prezzo sopra i 1.300 dollari per oncia

L'oro ha toccato il massimo di un mese sopra i 1.300 dollari per oncia durante gli scambi di mercoledì a Londra, in rialzo per la quarta sessione di fila prima della dichiarazione della Federal Reserve (ore 18:00 di Londra) sul possibile incremento dei tassi di interesse. La dichiarazione odierna sarà l'ultima prima delle elezioni presidenziali che porteranno al voto gli elettori americani martedì della prossima settimana.
 
Le Borse sono scivolate nuovamente, mentre nuovi sondaggi danno i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti molto vicini nelle preferenze degli elettori.
 
Le materie prime hanno perso terreno, mentre il petrolio è crollato con il prezzo intorno ai 45 dollari per barile.
 
Anche gli altri metalli preziosi sono saliti insieme all'oro, mentre il platino è stato scambiato intorno ai 995 dollari per oncia.
 
L'argento ha guadagnato terreno molto più velocemente rispetto all'oro per toccare i 18,63 dollari per oncia, il massimo di un mese.
 
L'oro continua a comportarsi abbastanza positivamente in questo periodo, concordano gli analisti.
 
"Un dato positivo sui Non-Farm Payrolls di questa settimana potrebbe essere di supporto per l'incremento dei tassi da parte della Federal Reserve", afferma Jonathan Butler del gruppo giapponese Mitsubishi.
 
Ma il dato pubblicato oggi dall'agenzia privata ADP – che anticipa quelli ufficiali di venerdì del Dipartimento americano di Statitisca e del Lavoro – è stato di 147.000 nuovi posti di lavoro per lo scorso mese, facendo segnare il più debole mese di ottobre da quando gli Stati Uniti sono entrati in recessione nel 2009.
 
"Particolare attenzione verrà prestata alle parole che accompagneranno la decisione della Federal Reserve nella giornata di oggi", afferma la compagnia Marex Spectron, "dove qualsiasi riferiemento ad un possibile incremento dei tassi di interesse nel mese di dicembre potrebbe portare ad una flessione dei prezzi dell'oro", ma che comunque verrebbe considerata come un'occasione per ulteriori acquisti a prezzi ragionevoli prima delle elezioni americane.
 
"L'oro è salito durante gli scambi in Asia alla luce dei recenti sondaggi su una possibile vittoria di Trump", afferma una nota della compagnia di raffinazione svizzera MKS.
 
I prezzi dell'oro salirono sopra il livello di 1.300 dollari per oncia con l'avvicinarsi del referendum nel Regno Unito, per poi diminuire prima del 23 giugno e salire prepotentemente sopra i 1.375 dollari per oncia nella settimana che accompagnò il risultato inatteso del voto.
 

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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