Prima l'euro poi il dollaro
Quando la crisi in Europa colpirà anche il dollaro
Porter Stansberry - Daily Wealth
QUANDO PARLO DELLA “fine dell’America” non mi riferisco di certo alla fine dell’esistenza politica degli Stati Uniti, quanto piuttosto alla fine del dollaro come moneta di riserva internazionale.
Il prezzo dell’oro è in ascesa da ormai dieci anni. L’oro è l’alternativa storica alle monete legali, e per dieci anni gli investitori hanno dimostrato di preferire gli investimenti in oro. Il trend sta continuando, e non terminerà a meno che non vengano messe in atto delle azioni mirate per rivalutare le monete legali più forti: dollaro, euro e yuan. È improbabile che ciò accada visto che i relativi governi non navigano in acque calme.
L’euro, prima di tutto. I PIGS hanno reagito al crollo del mercato immobiliare garantendo le obbligazioni private delle loro banche con fondi pubblici. (L’America sta facendo lo stesso). Il problema è che i debiti sono di gran lunga superiori a quello che i governi possono permettersi di pagare.
Per esempio, quando l’Angolo Irish Bank ha dichiarato bancarotta, ha richiesto €35 miliardi, l’equivalente del 25% della produzione annuale irlandese. Visto che è solo una delle banche che hanno fallito, l’Irlanda evidentemente non riuscirà a pagare tutte le obbligazioni.
Il risultato è che l’area euro ha deciso un piano di salvataggio, secondo il quale i tesori di tutti gli stati membri pagheranno i debiti degli stati in difficoltà.
Il debito totale dei PIGS verso gli investitori stranieri ammonta al $26 miliardi. Il piano di salvataggio ha disponibili $10 miliardi. Sembra un buon inizio, ma...
Italia e Spagna si sono impegnate a versare $130 miliardi. La Grecia, 12, l’Irlanda 7, il Portogallo 11. Come sarà possibile trovare i fondi? È probabile che ne verrà corrisposta appena la metà, e la maggior parte proverrà da Francia e Germania. Prima o poi i contribuenti si stancheranno di pagare tasse per salvare gli stati membri meno virtuosi, e ci sarà la crisi.
Anche ipotizzando che l’Europa riuscisse ad accumulare i fondi pianificati, non sarebbero comunque sufficienti per salvare la Spagna, o l’Italia. Entrambe soffrirebbero se Grecia o Irlanda fallissero. Ecco perché, nonostante le promesse di salvataggio, i tassi di interesse di Grecia e Irlanda sono tornati ai livelli di crisi, perché l’euro continua a perdere quota e perché in molti ritengono che shortare sull’Euro sia la scommessa vincente del 2011.
Un eventuale collasso dell’euro causerebbe non pochi problemi, e quasi sicuramente un aumento nei prezzi delle commodities e un rialzo del dollaro. Significa allora che i problemi del dollaro siano solo un miraggio?
Niente affatto: il collasso dell’euro costringerebbe la Fed a stampare ulteriore moneta per comprare il debito sovrano europeo, e sarà QE 3. La Fed sarà l’ultima spiaggia non solo per il debito USA, ma per i debiti di tutto il mondo.
Sarà l’ultimo passo prima del collasso. A quel punto, quando la crisi esploderà, nessuno comprerà più bond tesorieri, e ci sarà la vera corsa all'oro.
Investire in oro fisico ai prezzi del mercato professionale. BullionVault offre il modo più semplice, sicuro e conveniente per investire in oro in lingotti del tipo Good delivery, custoditi in Svizzera.