Oro sopra i 1.300 dollari per oncia, continuano le tensioni geopolitiche

L'oro è salito sopra i 1.305 dollari per oncia durante gli scambi di questa mattina a Londra, mentre i mercati asiatici hanno toccato ripetutamente nuovi massimi, un trend iniziato la settimana scorsa dopo l'ennesima chiusura in rialzo da parte del mercato azionario americano.

 

L'indice MSCI Asia-Pacific è salito al massimo dal mese di novembre del 2007, mentre il Nikkei della Borsa di Tokio ha continuato a salire per il decimo giorno di fila. L'indice FTSE ha guadagnato lo 0,06%, il Dax lo 0,16%, mentre l'IBEX spagnolo è sceso dello 0,67%.

 

Nella giornata di ieri il leader catalano Carles Puigdemont ha invitato alla calma, mentre il Governo centrale spagnolo ha chiesto un chiarimento alla regione catalana sulla sua posizione in merito all'indipendenza della regione.

 

La tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord continua a salire. E' di oggi l'annuncio di nuove esercitazioni congiunte da parte di americani e sud coreani intorno alla penisola coreana, in virtù del possibile nuovo test missilistico da parte della Corea del Nord.

 

Nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti nei confronti di Iran e Irak potrebbero determinare un incremento dei prezzi del petrolio. In giornata, il prezzo di un barile di greggio WTI è salito sopra i 52 dollari.

 

"I prezzi dell'oro sono saliti sopra i 1.300 dollari per oncia, sebbene i movimenti al rialzo potrebbero essere limitati con prezzi tra i 1.300 e i 1.310 dollari per oncia durante il corso della settimana", afferma Daniel Hynes, analista della banca ANZ.

 

Durante lo scorso fine settimana "la più grande sorpresa, per ciò che concerne l'economia americana, è stato il dato sull'inflazione", ha affermato Janet Yellen della Federal Reserve durante il suo intervento al Group of Thirty's Annual International Banking Seminar a Washington, aggiungendo che la "Banca Centrale americana continuerà a incrementare i tassi di interesse gradualmente con il rafforzarsi del mercato del lavoro e dell'economia in generale".

 

L'indice sui prezzi al consumo negli Stati Uniti sono saliti dell'1,7% nel mese di settembre rispetto a un anno fa.

 

Gli scambi sull'argento, attraverso opzioni e contratti futures nel Comex sono rimasti invariati, mentre l'argento è salito sui 17,44 dollari per oncia, il massimo di quattro settimane.