Oro oggi

Oro: si avvia a una chiusura settimanale positiva

Il prezzo dell’oro è scivolato durante la mattina di venerdì, scendendo verso i $1271 all’oncia e riducendo l’incremento settimanale al 3,9%.
 
I mercati azionari europei sono andati al rialzo mentre il Dollaro è andato in rally e il prezzo dei principali bond governativi è salito.
 
Il prezzo dell’argento è crollato, conservando comunque un guadagno settimanale del 4,2%.
 
“Una chiusura settimanale oltre i $1267 porterà nuovi acquirenti, perché verrà considerato come un segnale bullish” si legge in una nota tecnica di Scotia Mocatta.
 
Scotia segnala come resistenza a breve termine per il prezzo dell’oro il massimo di due settimane toccato giovedì mattina a $1299 all’oncia, toccato dopo che il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha dichiarato che la politica monetaria degli Stati Uniti rimarrà “fortemente accomodante per il prossimo futuro”.
 
Mettendo in dubbio le rassicurazioni di Bernanke, comunque, “bisogna avere coraggio per possedere oro mentre la Fed restringe la propria politica e durante un rally del dollaro” scrive il Daily Telegraph.
 
“Ritengo che la Fed dovrà evitare il rallentamento del QE alla fine, così come ha dovuto evitare di interrompere prematuramente i programmi di QE1 e QE2.”
 
Un nuovo report di ANZ Bank commenta che il prezzo dell’oro potrebbe cadere ancora sul breve termine perché “la volatilità rimane alta, e i driver che hanno provocato il crollo dell’oro del 25% sussistono ancora.”
 
“Visto che molti investitori sono rimasti intrappolati in un mercato al ribasso” si legge nel report settimanale di Natixis, “ci saranno ulteriori spargimenti di sangue prima che torni stabilità.”
 
“Ci si attende che il prezzo dell’oro scenda ulteriormente durante il resto dell’anno prima che il ritorno graduale della domanda di investimento netta offra un supporto crescente nel 2014” continua il report della bullion bank francesce, prevedendo una media di prezzo annuale di $1200 all’oncia.
 
Ieri Mario Draghi ha risposto all’eurodeputato portoghese Nuno Melo che chiedeva se il piano di vendere l’oro cipriota significasse che “altri stati membri potrebbero essere costretti a vendere le loro riserve”.
 
Draghi ha risposto che la maggior parte delle riserve degli Stati Membri  sono gestiti dalla BCE e anche se le banche nazionali controllano parte delle riserve, tali transazioni “sopra un certo limite sono soggette all’approvazione della BCE per garantire consistenza con i tassi di cambio e con le politiche monetarie dell’Unione.”
 
Notoriamente nel 2009 Draghi rifiutò la proposta di Berlusconi di tassare le riserve nazionali della banca d’Italia quando l’attuale governatore della BCE era a capo di Palazzo Kock.

Scrittrice, ex formatrice e linguista, Alessandra Pilloni è European operations executive per l’Italia di BullionVault, il mercato online per la compravendita di oro e argento dedicato agli investitori privati. I commenti di Alessandra sul mercato dell’oro e sugli investimenti in oro vengono periodicamente proposti sia dalla blogosfera specializzata che sulla stampa, tra cui Il Sole 24 Ore, La Stampa, e Panorama.

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