Oro oggi

Oro scivola in sterline, le equity russe risentono delle tensioni con il Regno Unito

Mercoledì il prezzo dell’oro è salito al picco di una settimana, prima di perdere terreno contro un dollaro volatile.

La Russia ha promesso ritorsioni dopo che il governo inglese ha espulso 23 diplomatici russi in quanto “agenti segreti non dichiarati”, in seguito all’avvelenamento di una ex-spia con gas nervino.

La Gran Bretagna ha anche annunciato controlli più severi sui fondi statali russi nel territorio nazionale, e che la Famiglia Reale non assisterà alla World Cup in Russia questa estate, ma non ha commentato su possibili sanzioni economiche.

In caduta anche in Asia verso il livello di chiusura della scorsa settimana a 1.323$/oncia, il prezzo dell’oro in dollari oggi segna il decimo anniversario sopra i 1.000$/oncia.

“Consideriamo questa azione ostile completamente inaccettabile, ingiustificata e non lungimirante”, ha commentato l’ambasciata russa a Londra, assegnando al Regno Unito tutta la responsabilità per il deterioramento delle relazioni tra i due paesi.

Il rublo oggi è scivolato al minimo di un mese contro la sterlina, -12% rispetto ad un anno fa, mentre il prezzo dell’oro è rimasto stabile a 75.000RUB/oncia.

L’oro in Russia ha raggiunto record storici con la svalutazione del rublo durante le sanzioni americane ed europee seguite all’annessione della Crimea ed il conflitto con l’Ucraina iniziato nel 2014.

L’oro in sterline è ridotto a 946£/oncia, sfiorando il minimo di marzo fino ad oggi, e 120£ in meno rispetto al momento successivo al referendum sulla Brexit, quando l’oro raggiunse il picco di tre anni.

Il FTSE100 è rimasto uguale in sterline, -8% rispetto al record storico di gennaio.

La Borsa russa è caduta oggi, ma ha contenuto le perdite al 3% in meno rispetto al picco di dieci anni di fine febbraio.

Il platino ha cancellato i guadagni della scorsa settimana ed è tornato a 965$/oncia.

“Il platino ha chiuso al di sopra della media mobile a duecento giorni ieri, ed oggi ha superato la media mobile a cento giorni”, osserva una nota di Unicore.

“La domanda potrebbe spingere il prezzo a 982$ o addirittura a 990$/oncia”.

“Il platino ha ricevuto supporto a 942$/oncia di recente”, secondo l’analisi tecnica di Societe Generale, livello che rappresenterebbe “la tendenza al ribasso cominciata dopo il picco del 2014”.

“Un aumento al di sopra di 972$/oncia porterà ad una ripresa a 988$, fino a 998$/oncia”, indica SocGen.

Oggi a Francoforte Mario Draghi ha dichiarato: “Ci sono condizioni chiare per porre fine all’acquisto di asset”, riferendosi al QE ed ai tassi d’interesse.

“Al momento” - ha concluso Draghi - “vediamo l'inflazione convergere verso il nostro obiettivo nel medio termine e siamo più fiduciosi che in passato che questa convergenza si realizzerà. Ma dobbiamo ancora vedere ulteriori prove che queste dinamiche inflattive si stanno muovendo nella giusta direzione. Per questo la nostra politica monetaria rimarrà paziente, persistente e prudente”.

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Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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