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Oro in ripresa dopo le vendite nel Comex, attesi tre rialzi dei tassi da parte della Fed nel 2018

L'oro è stato scambiato in una ristretta fascia di prezzo di 5 dollari durante gli scambi di questa mattina a Londra, comunque in rialzo rispetto alla chiusura della scorsa settimana. 
 
Rimangono invariate le aspettative sull'incremento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve per il prossimo mese, mentre la sterlina ha perso terreno nel mercato delle valute in seguito ai rinnovati dubbi sulla leadership di Theresa May alla guida del Regno Unito, scrive Steffen Grosshauser di BullionVault.
 
I prezzi dell'oro sono risaliti sui 1.279$/oncia  dopo il più forte calo giornaliero di tre settimane di venerdì scorso, che aveva portato l'oro al di sotto della media mobile a cento giorni, in seguito alle forti vendite di futures e opzioni nel Comex. 
 
Il rimbalzo dell'oro è stato limitato, comunque, a fronte di un dollaro in rialzo e all'incremento dei tassi di rendimento dei buoni del Tesoro americano.
 
Le possibilità di incremento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve per il mese di dicembre è salita al 96,7% questo mese, in rialzo rispetto all'87,2% del mese di ottobre.
 
 
 
"Rendimenti in rialzo tendono a sfavorire l'oro,  e abbiamo avuto dei piccoli segnali rialzisti in un periodo ribassista", ha affermato Bart Melek, direttore del dipartimento di analisi delle materie prime della Toronto Dominion Bank.  
 
Patrick Harker, presidente della Federal Reserve di Philadelphia, ha detto di aspettarsi un aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale americana, prevendendo almeno ulteriori tre incrementi per il prossimo anno, a meno che non vi sia una riduzione dell'inflazione.
 
I legislatori americani hanno dichiarato, nel fine settimana, che la proposta relativa ai tagli sulle tasse voluta dal  Presidente Trump dovrà far fronte a molte sfide e dibattiti prima dell'anno nuovo.
 
"Non prevediamo grossi movimenti nel prezzo dell'oro" indica Richard Xu, manager della compagnia Huaan Gold, il più grande fondo cinese in oro.
 
"A meno di grossi imprevisti, è difficile che l'oro riceva il supporto necessario per tornare sui $1.300  nel breve termine"  afferma Sam Laughlin, trader della compagnia svizzera MKS Pamp.
 
L'oro per gli investitori britannici è salito di 10£/oncia lunedì, tornando al picco trisettimanale di £ 980£/oncia, mentre la sterlina ha perso l’1% dopo l’aggiornamento del Sunday Times sulla presunta lettera firmata da quaranta parlamentari - membri del partito Conservatore - sulla mancanza di fiducia nei confronti del Primo Ministro di poter centrare gli obiettivi delineati in precedenza con riguardo alla Brexit.
 
Mentre la debolezza della sterlina ha fornito supporto al l'indice britannico FTSE100 e la maggior parte degli indici europei  ed asiatici sono crollati lunedì, l'indice paneuropeo Stoxx 600 è scivolato, spinto al ribasso dalle perdite registrate dal fornitore di energia EDF.
 
L'argento ha fatto segnare bassi volumi di scambio durante la giornata di lunedì, ma è comunque rimasto al di sopra della chiusura di venerdì scorso di 16,88$/oncia. 
 
Scarsi anche gli scambi di platino e palladio in mattinata, con il primo che è rimasto intorno alle 1.000£/oncia, il livello di chiusura dello scorso venerdì.
 
In leggera ripresa il Bitcoin, dopo il crollo del 25% nelle quattro sessioni di scambio precedenti a seguito delle preoccupazioni relative alla cancellazione di un aggiornamento del software.
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Steffen Grosshauser è il responsabile per il mercato tedesco di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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