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Oro ribassista nel breve termine, prezzi tra i 1.250 e i 1.256 dollari per oncia

L'oro ha guadagnato leggermente durante gli scambi di lunedì mattina a Londra, mentre il dollaro è sceso nel mercato delle valute insieme alle Borse asiatiche, scrive Steffen Grosshauser di BullionVault.
 
L'oro è stato scambiato in una fascia ristretta di prezzo tra 1.250 e i 1.256 dollari per oncia nella prima sessione di scambio di lunedì, dopo aver perso lo 0,6% la scorsa settimana, in ribasso prima fino a 1.246 dollari per oncia, per poi chiudere a 1.251 dollari. 
 
"Dal momento che la possibilità di un incremento dei tassi di interesse a dicembre sta salendo, l'andamento dell'oro è ribassista, ma nel breve termine pensiamo ci possa essere una leggera correzione", ha affermato Jiang Shu, analista del gruppo di estrazione cinese Shandong, con la possibilità che l'oro raggiunga i 1.270 dollari per oncia nel breve termine, prima di scendere di livello in prossimità dell'incremento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
 
Bart Melek, direttore del dipartimento di ricerca sulle materie prime della Dominion Bank di Toronto, crede che l'oro possa andare sotto i 1.200 dollari per oncia "se la Federal Reserve dovesse decidere di alzare i tassi di interesse", per poi prevedere un rally del metallo fino ai 1.350 dollari per oncia il prossimo anno.
 
Janet Yellen, Presidente della Federal Reserve, ha messo in luce la "necessità di intraprendere misure aggressive per spingere il lento recupero economico" durante la conferenza
annuale di Boston della banca, venerdì scorso. La Yellen ha affermato che "è molto importante per i responsabili della politica monetaria agire immediatamente e agressivamente in risposta alla recessione", sebbene senza indicare un programma sistematico di incremento dei tassi.
 
L'indice sul dollaro intanto è sceso leggermente sotto la soglia di 98, dopo aver toccato i 98,16 alla fine del mese di marzo. 
 
Tra gli altri metalli preziosi l'argento è rimasto intorno al livello di chiusura della scorsa settimana a 17,42 dollari per oncia, mentre il palladio ed il platino hanno guadagnato rispettivamente l'1 e lo 0,8%, quest'ultimo dopo aver toccato il minimo di sette mesi a 923 dollari per oncia lo scorso venerdì.
 
La scorsa settimana il fondo ETF SPDR Gold Trust (NYSEArca:GLD) ha incrementato i quantitativi di oro in deposito dello 0,7% per arrivare fino a 965,43 tonnellate. 
 

Steffen Grosshauser è il responsabile per il mercato tedesco di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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