Oro oggi

Oro in rialzo nonostante le vendite in Asia

I prezzi dell’oro sono risaliti a 1.315$/oncia giovedì a Londra.
 
I nuovi dati sull’occupazione americana sono stati pubblicati, il dollaro ha perso terreno  e le Borse mondiali hanno registrato un rialzo.
 
Le richieste per sussidi di disoccupazione sono in aumento, in contrasto con le previsioni degli analisti di mercato. Già prima delle stime ufficiali per l’occupazione a dicembre uscite venerdì, il resoconto dell’ADP sul  settore privato aveva indicato un rialzo nell’occupazione americana.
 
Il prezzo dell’argento è in ulteriore aumento, raggiungendo i 17,20$/oncia per la terza volta in tre giorni, mentre le materie prime estendono quella che Bloomberg definisce “la migliore corsa nella storia ai profitti giornalieri” e le Borse europee ed asiatiche continuano la tendenza  positiva. 
 
L’euro ha raggiunto il picco di tre anni contro il dollaro, sopra 1,20$, mantenendo il prezzo dell’oro a 1.090€/oncia, -0,6% rispetto al picco di sei settimane di ieri. 
 
Il prezzo dell’oro nel Regno Unito continua l’aumento costante iniziato dal minimo di dodici mesi di metà dicembre, superando 971£/oncia. 
 
 
Il prezzo dell’oro in dollari a Londra non è aumentato rispetto a ieri, terminando così per gli investitori la risalita più decisa da febbraio 2016.
 
Tuttavia gli ordini di acquisto di questa mattina hanno mostrato una forte domanda a 1.313$/oncia, solo 1 dollaro inferiore al prezzo della LBMA di mercoledì mattina.
 
La differenza rispetto agli ordini di vendita intorno ai 1.317$/oncia di mercoledì pomeriggio era molto marcata, ma il prezzo si è stabilito in seguito a 1314,9$/oncia, il più alto prezzo a Londra dal 15 settembre. 
 
“Gli investitori cinesi hanno velocemente venduto, approfittando dell’aumento di mercoledì”, scrive MKS Pamp, “e la liquidazione continua ad oggi”. 
 
“Il platino, che tra i metalli ha avuto la performance migliore da un giorno all’altro, ha subito molta pressione da parte degli speculatori giapponesi, che hanno principalmente venduto metallo, a causa dell’aumento significativo del prezzo durante il Capodanno”.
 
In dollari il platino è scivolato dell’1,5% rispetto al massimo da metà settembre raggiunto ieri, appena sotto i 960$/oncia, ma ha recuperato questa caduta negli scambi di giovedì. 
 
L’indice Nikkei giapponese è salito del 3,3% durante i primi scambi del 2018, raggiungendo il livello più alto dal 1992.
 
“Al contrario della neve, la mentalità della deflazione in Giappone non si scioglierà facilmente”, ha dichiarato oggi Haruhiko Kuroda, presidente della Bank of Japan, impegnandosi a mantenere “pazientemente” il programma di alleggerimento quantitativo iniziato nel 2013.
 
La Federal Reserve ha espresso preoccupazione il mese scorso per l’inflazione, la quale “potrebbe restare più a lungo del previsto sotto l’obiettivo del 2% annuo”, secondo il resoconto dell’incontro della Banca Centrale di dicembre. 
 
Scegliendo di alzare il tasso d’interesse all’1,5%, percentuale più alta di dieci anni,  “la maggior parte dei partecipanti hanno sostenuto che la riforma fiscale di Trump è un fattore che ha gonfiato le previsioni di crescita del PIL per i prossimi anni”.
 
“Alla fine dell’anno, una forte domanda di contante delle aziende di solito indica una riduzione della domanda per l’oro”, secondo un’analisi sulle materie prime di Societe Generale, tuttavia gli speculatori hanno aumentato le scommesse rialziste sull’oro a fine dicembre. 
 
“L’instabilità geopolitica in Iran potrebbe sostenere il prezzo dell’oro nel breve termine”.
 
L’Iran oggi ha accusato il presidente Trump di “grottesche...assurde” interferenze attraverso dichiarazioni su Twitter in supporto alle manifestazioni contro il governo. 
 
Anche il Ministero degli Esteri turco ha protestato contro il governo americano, dopo che una corte di New York ha dichiarato l’ex-banchiere Hakan Atilla colpevole di aver aiutato l’Iran a raggirare le sanzioni contro il programma nucleare, trasportandovi oro e denaro contante di contrabbando.
 
Gli alleati politici di Trump intanto gli offrono supporto contro il guru delle pubbliche relazioni Steve Bannon, il quale ha definito nel suo ultimo libro il contenuto degli incontri tra Trump e gli ufficiali russi “alto tradimento”. 
 
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Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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