Oro: report settimanale del 25/05/12
di Adrian Ash - BullionVault
LA SETTIMANA APPENA TRASCORSA ha visto il prezzo dell’oro e dell’argento ripetere quasi simmetricamente l’andamento della scorsa settimana, con l’eccezione del prezzo di chiusura che si è mantenuto sopra i livelli di 5 giorni fa.
L’oro ha nuovamente perso terreno nella prima parte della settimana, raggiungendo il livello più basso nella giornata di mercoledì, a un prezzo di $1535 all’oncia, una soglia già toccata 4 volte dopo il picco dell’estate scorsa, ma comunque al di sopra del livello minimo raggiunto la settimana precedente.
L’oro ha poi accelerato annullando le perdite, prima di scivolare nuovamente in prossimità del fine settimana.
Il fix di venerdì è stato di $1569.50 all’oncia, una perdita di circa $20 da inizio settimana.
L’argento, come l’oro, ha registrato perdite nella prima parte della settimana, per poi risalire velocemente dai minimi toccati nella giornata di mercoledì. Questa volta però, l’argento ha performato meglio dell’oro, riguadagnando la maggior parte delle perdite senza però raggiungere la parità.
Il fix di venerdì per l’argento è stato di $28.24, ovvero una perdita settimanale dello 0.9%.
La crisi della zona euro ha continuato a fare notizia, con il prezzo dell’euro che è sceso ai minimi degli ultimi 2 anni, per un controvalore in dollari pari a $1.25. Una possibile uscita della Grecia è stata apertamente discussa, anche se in condizioni di anonimato, da parte dei leader Europei nel loro incontro a Bruxelles. Nel frattempo gli analisti stanno scommettendo su una possibile uscita di Atene dell’Euro. Michael Saunders, analista per Citigroup, ha indicato il 1 Gennaio 2013 come data possibile.
Questi timori hanno continuato a guidare gli investitori verso i bond governativi considerati sicuri. L’asta bond dei bond tedeschi è stata così affollata che la Germania pagherà appena lo 0,07% all’anno di interessi. I rendimenti dei bond francesi hanno toccato minimi storici, mentre il Regno Unito pagherà appena l’1,76% annuo sui bond decennali (quanto gli USA), appena la metà del tasso di inflazione ufficiale.
Ovviamente sono le banche centrali i compratori maggiori alle aste bond, ma le economie emergenti stanno anche accumulando oro. In tutto 80 tonnellate sono state aggiunte durante il primo trimestre 2012, e ulteriori 40 tonnellate ad Aprile, secondo i dati del FMI.
La settimana prossima il mercato di NY sarà chiuso per il Memorial Day. La BCE terrà sotto stretta sorveglianza gli ultimi dati sull’inflazione in Germania, che usciranno martedì. Venerdì usciranno invece i dati sulla discoccupazione negli Stati Uniti.