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Oro "piuttosto ribassista", scambi sotto i 1185$/oz

I prezzi dell’oro hanno perso i guadagni della scorsa settimana contro il dollaro nella giornata di lunedì a Londra, venendo scambiati brevemente a 1183$/oz, mentre il dollaro americano ha continuato a salire recuperando dal calo avuto a metà marzo.
 
Anche l’argento ha perso i guadagni della scorsa settimana, scendendo quasi del 4% dal massimo di un mese a 16,75$/oz.
 
I prezzi dei maggiori titoli di stato sono saliti lunedì, spingendo i rendimenti dei buoni americani decennali un punto più in basso a 1.95%, al di sotto dell’inizio di marzo che era stato di 2.03% ed ulteriormente in ribasso dall’inizio del nuovo anno che era stato del 2.17%.
 
Se raffrontato con il prezzo dell’oro in euro o con quello del petrolio, “la negativa correlazione dell’oro con i rendimenti dei titoli del tesoro americano è ancora quella più importante”, afferma un’analisi tecnica della Mitsui Global Precious Metals.
 
“I rendimenti dei buoni del tesoro sembrano essere ben supportati intorno all'1,8%”, va avanti la nota, ipotizzando una percentuale pari al 2,4%, o addirittura superiore, nel caso in cui i prezzi dei titoli governativi scendessero dopo l’annuncio di confortanti dati occupazionali americani.
 
Proprio a quest'ultimo proposito, mercoledì vi sarà un’anticipazione dei dati da parte dell’agenzia americana privata ADP per il mese di marzo. Tali dati antipano quelli ufficiali da parte del Bureau Of Labor Statistics, insieme all’annuncio del tasso di disoccupazione.
 
“Gli indici settimanali sul prezzo dell’oro sono piuttosto ribassisti”, afferma una nota della Scotia Mocatta. 
 
“Il prezzo a breve termine dell’oro ha già raggiunto il nostro target iniziale di 1223$/oz e sta mostrando un ritracciamento...probabilmente per essere confinato a 1172$/oz”.
 
Gli ultimi dati provenienti dal regolatore americano CFTC hanno mostrato un incremento di posizioni ribassiste contro l’oro per la settima settimana di fila, fino allo scorso martedì.
 
Quell’incremento è arrivato nonostante il forte rialzo del prezzo dell’oro della settimana precedente, mentre il dollaro scendeva in seguito a dichiarazioni “imparziali” da parte della Fed sull’innalzamento dei tassi di interesse.
 
“Il totale delle posizioni speculative della scorsa settimana hanno raggiunto l’84% per stabilire il record di sempre”, ha affermato Jonathan Butler della Mitsui, “lasciando la porta aperta ad un potenziale rally di copertura se salissero i prezzi, che indurrebbero gli operatori a chiudere le loro posizioni”.

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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