Oro immobile, crescono tensioni tra USA, Cina e Russia e tra Cina, Taiwan e India
L’oro è rimasto immobile finora in questa settimana a Londra, muovendosi solo di circa $10 intorno ai $1855 l’oncia. I mercati azionari globali e le obbligazioni sono complessivamente rimaste invariate, ma le materie prime hanno registrato aumenti per via delle tensioni geopolitiche dovute a ulteriori peggioramenti nella crisi Covid.
Alla vigilia della decisione degli Stati Uniti sulle politiche monetarie di domani – la prima di Joe Biden dopo le elezioni – la nuova amministrazione ha suggerito di non voler annullare nessuno dei dazi sulle importazioni cinesi stabiliti da Donald Trump.
Affiancato dall’ex capo della Federal Reserve Janet Yellen, nominato come Segretario del Tesoro, il presidente Biden si è mostrato “impegnato a ostacolare gli abusi economici della Cina”, secondo la Casa Bianca.
Il presidente si è inoltre molto preoccupato per l’incarcerazione del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, che ha esortato i cittadini a “intensificare i movimenti contro il Cremlino [e il presidente Putin]”, secondo quanto riportato dalla Wall Street Rivista.
Il trattato firmato durante l’amministrazione Obama tra Stati Uniti e Russia scadrà il mese prossimo, ha osservato inoltre Biden, e le due nazioni dovranno “operare nell’interesse reciproco” riguardo le limitazioni sulle armi nucleari e altri problemi delicati, come le infiltrazioni nei sistemi informatici statunitensi dello scorso anno e il sospetto che Mosca abbia offerto delle ricompense ai combattenti talebani che hanno ucciso soldati americani in Afghanistan.
La produzione di oro in Russia – il terzo paese al mondo per produzione del metallo – è diminuita drasticamente nella seconda metà del 2020, registrando un calo del 6.8% tra gennaio e novembre.
“Le importazioni dell’oro dalla Cina nel 2020 sono state significativamente inferiori rispetto all’anno precedente” sostiene una nota della BNP Paribas di Londra, che ha esaminato i dati sui flussi di lingotti nel paese numero uno al mondo per estrazione e consumo del metallo.
“Questo si riflette già nel prezzo dell’oro di Shanghai, che nelle ultime settimane è tornato ad avere un premio sul prezzo di Londra”.
Anche i prezzi dell’oro in euro sono rimasti fermi scambiando a Londra a 1524 euro, mentre il prezzo dell’oro in sterline ha perso £5 raggiungendo le £1350 sterline all’oncia.
Editing e traduzione articolo a cura di Alessia Ceccarelli.