Oro in euro al picco di quattro mesi, la BCE conferma la fine degli acquisti netti di bond
L’oro resta al picco di diversi mesi nelle maggiori valute giovedì, tornando a 1.240$/oncia per gli investitori americani con il dollaro e le Borse mondiali in perdita.
Le Borse asiatiche sono ancora in rosso, con Tokyo al minimo di tredici mesi e Shanghai stabile, mentre New York ha cancellato il 9,4% di guadagni della chiusura di mercoledì.
Il salto di questa mattina dei mercati europei è terminato alla riconferma da parte della Banca Centrale della fine del QE a dicembre.
In euro, l’oro ha toccato i 1.085€/oncia, picco da metà giugno, con un aumento del 7,2% rispetto al minimo di 32 mesi di settembre.
Questo è il salto maggiore dal risultato del referendum sulla Brexit.
“La volatilità del mercato americano, specialmente la perdita del 6% di S&P500 nelle ultime tre settimane, ha supportato l’oro come diversificazione degli investimenti”, secondo l’ultima analisi di Jonathan Butler di Mitsubishi.
Oggi Mario Draghi ha espresso fiducia sul fatto che l’Italia trovi un accordo con l’UE sulla riduzione del debito, purchè “si abbassino i toni, e non si metta in discussione l’esistenza dell’euro”.
La BCE ha confermato lo stop del QE. L’acquisizione di titoli proseguirà a 15 miliardi di euro al mese a condizione che ci siano i segnali per un’inflazione a medio termine. Questa prospettiva risulta però inverosimile, dati i recenti segnali negativi per l’economia europea.
Lo spread oggi ha toccato quota 320, ma è poi tornato a 310 dopo le ultime rassicurazioni agli investitori da parte della coalizione di governo sul bilancio 2019.
Il vicepremier Salvini ha rassicurato infatti sul sostegno del governo alle banche. Anche il ministro dell’economia Tria ha indicato che lo spread a questi valori non è sostenibile e controproducente per lo stesso programma di spesa pubblica.
Butler di Mitsubishi ha osservato che "i problemi finanziari italiani si sono aggiunti ai vantaggi del dollaro, che resta forte. Questo normalmente trascina in basso i metalli preziosi, ma la situazione di tensione ed incertezza ha supportato l'oro come bene rifugio".