Oro oggi

Oro al minimo di sei settimane in dollari, al massimo di quindici in sterline dopo i dati sull’inflazione

L’oro è diminuito di prezzo venerdì dopo che i leader delle due Coree si sono impegnati a rimuovere le armi nucleari dalla penisola, ed i dati Usa hanno indicato una crescita forte del PIL ma un’inflazione più lenta.

Tenendo conto dell’inflazione, l’economia americana è cresciuta su base annuale del 2,3% nel primo trimestre del 2018, secondo il Bureau of Economic Analysis.

A rilento rispetto al 2,9% di fine 2017, la crescita ha battuto le previsioni del 2% grazie al tasso d’inflazione minore, che è diminuito dal 2,3% al 2,0% su base annuale.

Kim Jong-un è il primo leader Nord-Coreano a visitare il Sud, in un incontro con Moon Jae-in per concordare il passaggio dall’armistizio del 1953 ad un trattato di pace, la riduzione delle armi nucleari a zero, e la riunificazione delle famiglie divise dal confine.

La caduta dell’oro in dollari sembra indicare la chiusura settimanale più bassa di sei settimane sotto i 1.318$/oncia.

L’oro ha quindi perso un 1,4% rispetto a venerdì scorso, ed anche l’argento è rimasto intorno ai valori minimi di questa settimana, -3,5% rispetto a venerdì scorso a 16,52$/oncia.

Le Borse mondiali hanno seguito il rialzo di Wall Street, con lo Stoxx Europe 600 che ha quasi raggiunto il picco di tre mesi.

Il greggio è diminuito di 1$ rispetto al nuovo record di tre anni di martedì a 75$ al barile.

I rendimenti a lungo termine dei bond americani hanno subito una correzione a cinque punti base in meno rispetto al picco di martedì del 3,04%.

“Rendimenti in rialzo pesano sull’oro, perchè aumentano il costo opportunità di possederlo”, ha osservato la nota di questa settimana di Metals Focus.

“Probabilmente l’oro rimarrà limitato nel breve termine, ma se le aspettative sull’inflazione vengono confermate, grazie all’aumento del petrolio, l’oro potrebbe beneficiarne con la funzione di riparo dall’inflazione”.

In sterline l’oro è invece aumentato fino a 960£/oncia, vicino alla chiusura maggiore da metà gennaio, con la caduta della sterlina nel mercato delle valute dopo i dati sul PIL peggiori dal 2012.

L’economia inglese reale è cresciuta solo dello 0,1% nel primo trimestre dell’anno rispetto all’ultimo del 2017, secondo i dati rilasciati dall’Office for National Statistics questa mattina, molto al di sotto delle previsioni degli analisti.

“Sospettiamo che questo ritardo sia momentaneo, in quanto l’economia mostra miglioramenti e l’MPC sta cercando di  normalizzare gradualmente la politica monetaria” , ha osservato Howard Archer di EY Item Club, indicando che un aumento del tasso d’interesse non è escluso a maggio.

Dopo che la BCE ieri ha mantenuto invariato il QE e le politiche sui tassi d’interesse, l’oro si è avvicinato alla chiusura più alta da metà gennaio a 1.092€/oncia.

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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