Oro oggi

Oro ai massimi in sterline ed euro, l'Italia discute la vendita delle riserve

Il prezzo dell’oro ha recuperato quasi tutto il calo dell'1,0% di ieri contro il dollaro martedì, risalendo a 1.314$ l'oncia con l'aumento dei mercati azionari mondiali.
 
Le Borse hanno infatti reagito bene alla bozza di accordo del governo americano per evitare un altro shutdown, che prevede un budget molto minore dei 5,7 miliardi richiesti, per la costruzione di un “reticolato” lungo una parte del confine con il messico. 
 
Jerome Powell, presidente della Fed, ha già dichiarato che i rialzi dei tassi sono sospesi a causa della più lenta crescita nei principali mercati, inclusa la Cina, e dell'incertezza sulle politiche del governo dopo la riunione del FOMC del 30 gennaio.
 
È stata inoltre segnalata una maggiore flessibilità nel ridurre le dimensioni del bilancio della Fed, in netto contrasto con le prospettive più aggressive alla fine dello scorso anno.
 
Questo secondo gli analisti causerà un indebolimento del dollaro a favore dell’oro, sostenuto anche dall’eccezionale domanda delle Banche Centrali che in generale hanno aumentato gli influssi in oro del 74% nel 2018° 651 tonnellate, il livello più alto dalla sospensione della convertibilità dell’oro in dollari nel 1971.
 
Con la  Brexit alle porte, e l’imminente fine del libero scambio il 29 marzo, la Germania è stata la principale destinazione in UE delle esportazioni di lingotti d'oro del Regno Unito nel 2018. Questa ne ha infatti acquistato 10,5 tonnellate, ma ha anche inviato l’equivalente di 26,2 tonnellate di oro non monetario.
 
La Svizzera ha assorbito 447,0 tonnellate e ne ha consegnate 12,1 a Londra, mentre la Cina, il primo consumatore di oro al mondo, ha ricevuto 143,3 tonnellate di oro dalla Gran Bretagna, ma ne ha spedite appena 0,2 tonnellate secondo i dati dell'HMRC.
 
 
Ieri il Regno Unito ha firmato quello che il Financial Times definisce "il più grande accordo commerciale del paese dal voto Brexit" con la Svizzera, assicurando la continuità degli attuali accordi per le importazioni e le esportazioni con lo stato non UE.
 
L’Italia, che non ha mai venduto oro secondo gli Accordi per l’oro della Banca Centrale, firmati per la prima volta dai grandi detentori dell'Europa occidentale nel 1999, e che scadrà alla fine di settembre se non rinnovato, rimane il terzo maggiore detentore nazionale, dietro solo Stati Uniti e Germania, con 2.451,8 tonnellate.
 
" L'oro è proprietà del popolo italiano e di nessun altro", ha affermato il leader della Lega e vice primo ministro nell'attuale governo di coalizione, Matteo Salvini, lunedì.
 
Nell'estate del 2009 il Ministero delle finanze Tremonti sotto il governo Berlusconi, tentò di tassare l'oro appartenente alla Banca d'Italia, una mossa pubblicamente rimproverata dalla Banca centrale europea per l’ingerenza con l'indipendenza della banca centrale.   
 
"L'articolo 127 del trattato europeo", ha affermato il controverso presidente della commissione Bilancio del Parlamento italiano Claudio Borghi lunedì, "afferma che le banche centrali conservano e gestiscono riserve auree nazionali -" conservare " significa che il proprietario è qualcun altro".
 
Altri dibattiti sull’oro di Bankitalia si sono svolti negli anni successivi, ma la questione sulla proprietà effettiva dell’oro nazionale non è mai stata risolta. 
 
Vendendo parte dell'oro italiano, ha detto il fondatore dei M5S Beppe Grillo alla fine dello scorso anno, "potremmo mettere finalmente fine a questa cronica mancanza di soldi " non ci sono soldi ".   "Perché i cittadini devono vendere i gioielli e lo stato no?"   
 
La monetizzazione dell’oro è comunque vietata dall’articolo 123 del Trattato UE, in quanto questo è considerato uno strumento di difesa dalle crisi valutarie e dal rischio sovrano, alla base della fiducia nel sistema italiano e dell’Eurozona. L'oro di Bankitalia, anche se venduto interamente, non coprirebbe che qualche punto percentuale del debito italiano. 
 
Ma "È importante preservare l'indipendenza delle banche centrali", ha risposto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, che  parlando a La Stampa ha affermato una posizione ripetuta separatamente da altri due alti funzionari europei.   
 
Il prezzo dell'oro in euro oggi ha toccato i massimi di 22 mesi al di sopra di 1.165.
 
Il prezzo dell'oro in sterline ha toccato nuovi massimi di 17 mesi sopra 1.020£ dopo che il primo ministro Theresa May ha chiesto al Parlamento "più tempo" per negoziare con Bruxelles il suo accordo di ritiro dell'UE.

Davide Pecoraro è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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