Oro a +1.7% questa settimana
Dopo aver subito qualche perdita, l’oro fisico ha mantenuto un aumento settimanale dell' 1.7% questo venerdì, indietro rispetto l’argento ma davanti al platino; scendono i costi dei prestiti nel mercato obbligazionario tra nuovi peggioramenti causati dal Covid, aumentano ancora i rendimenti del Tesoro degli Stati Uniti.
Offerto a 1735$ nel mercato di Londra – il centro globale del commercio e dello stoccaggio del metallo – l’oro ha raggiunto un aumento del 3.9% dal minimo di nove mesi toccato a inizio marzo in dollari statunitensi.
I rendimenti a dieci anni sui TIPS – una misura che aiuta a comprendere le aspettative del mercato per quanto riguarda i tassi vs. l’inflazione – hanno raggiunto giovedì il -0.56% annuo.
Di settimana in settimana, i prezzi dell’oro si sono diretti nella direzione opposta dei rendimenti sui TIPS a 10 anni per il 68% delle volte tra il 2016 e il 2021, rispetto al 60% registrato nel decennio precedente.
“In questo momento l’oro non raggiunge nuovi minimi per via delle posizioni a breve termine” sostiene Marcus Garvey, responsabile della strategia per i metalli del gruppo finanziario australiano Macquarie, citato da Bloomberg.
Nel frattempo il dollaro è tornato ai valori massimi registrati a inizio marzo sul mercato valutario; un numero crescente di consulenti finanziari sostiene che l’aumento dell’inflazione costringerà la Federal Reserve ad aumentare i suoi tassi d’interesse prima del 2024, data precedentemente citata questa settimana dalla Banca Centrale degli Stati Uniti negli ultimi annunci sulle politiche finanziare e sulle previsioni.
L’oro prezzato in Euro ha mantenuto i livelli di fine febbraio scivolando di 6 euro l’oncia dalla massima di ieri delle ultime tre settimane di 1466 Euro, con la Francia – seconda economia più importante dell’Eurozona – che ha imposto nuovi lockdown di un mese a Parigi e su parte del nord del Paese, restrizioni che gli elettori sostengono sempre meno secondo un sondaggio pubblicato su Le Figaro.
Il prezzo dell’oro in sterline inglesi ha toccato le massime di quattro settimane, scambiando a 1252£.
Il Giappone, terza potenza economica mondiale, ha visto i prezzi di consumo scendere dello 0.4% annuale a febbraio; le vendite al dettaglio australiane sono diminuite dell’1.1% da gennaio e – al contrario di quanto predetto dagli analisti – l’inflazione della Germania, prima economia dell’Eurozona, è salita solo dell’1.9%, crescendo più lentamente di quanto anticipato.
Le materie prime industriali hanno cancellato i loro guadagni del 2021, col petrolio greggio in ribasso sotto i 60$ a barile, in calo del 10% dalle massime di questo mese.
L’argento ha superato l’oro questa settimana guadagnando +3.0% a Londra e arrivando oggi oltre le 26 sterline l’oncia. Ma il platino, altro metallo prezioso industriale, ha cancellato il guadagno di 50$ di inizio settimana perdendo altri 10$ l’oncia rispetto a venerdì scorso, arrivando a scambiare a solo 1172$, mentre il suo fratello palladio si è ritirato di quasi 150$ dal picco di 2748$ di ieri.
Editing e traduzione articolo a cura di Alessia Ceccarelli.