Oro oggi

L'oro nel 2009

Il panorama economico e finanziario per il 2009 rendono interessante l'investimento in oro...

LE AUTORITA' MONETARIE in tutto il mondo non indugeranno a stimolare le proprie economie stampando denaro e facendo di tutto per riportare la crescita e la fiducia ai livelli precedenti a quelli di luglio 2007.

E questo avverrà anche a pena di un'inflazione altissima, perché nella mente di chi fa le politiche monetarie l'inflazione è meglio della deflazione selvaggia!

L'oro nel 2009: investimenti

Come si possono far tornare i buoni, vecchi tempi? L'ultimo boom globale di lunga durata fu basato sul consumatore medio americano. Il nostro Mario Rossi infatti ha un mutuo da pagare e la sua casa è un bene prezioso, con le sue entrate deve pagare i suoi debiti, le tasse, l'educazione dei suoi figli, eventuali spese ospedaliere e il supporto della sua famiglia, senza il rischio di perdere la sua casa, le entrate e i suoi risparmi.

Ma durante gli ultimi 18 mesi il signor Rossi ha visto in prima persona quanto è rischioso il suo stile di vita. E, cosa ancora più importante, i valori su cui si fonda la sua esistenza - i benefici del lavoro, la sicurezza dei risparmi, il supporto del credito - sono stati messi a dir poco in pericolo.

L'economia americana, e con essa l'economia globale, ha fatto affidamento per molti anni su di lui, il consumatore, per la sua crescita economica, incoraggiandolo a prendere in prestito tutto il denaro che volesse mentre il valore della sua casa e dei suoi beni cresce. Poi è andato tutto per il verso sbagliato, e adesso l'unico modo di resuscitare l'economia globale è che il nostro Mario Rossi continui a fare quello che ha sempre fatto. O per lo meno questo è quanto pensano tutti.

In questi giorni il signor Mario Rossi, ovvero il consumatore, passa del tempo assieme alla sua famiglia e pensa a quanto è successo in questo tenebre 2009. È in prima linea per quanto riguarda l'insicurezza finanziaria. Con la sua pensione privata e i suoi altri investimenti decimati dai valori dei suoi beni in caduta libera, sta addirittura pensando di posticipare la pensione.

L'oro nel 2009: rischio di deflazione

I leader dei paesi più ricchi al mondo sono d'accordo che la deflazione sia una condizione economica perniciosa, molto peggiore dell'inflazione. Quindi in tutta fretta stanno facendo di tutto per combatterla.

Come ha detto di recente Gordon Brown in Gran Bretagna - famoso tra l'altro per aver venduto metà delle riserve auree governative nel 1999 ad un prezzo bassissimo - "più aspettiamo ad agire, più profonda sarà la svolta negativa e più tempo ci metteremo a correggerla".

Il liquido vitale di qualsiasi economia - ovvero la disponibilità di credito, di liquidità - deve essere fatto scorrere di nuovo per far rivitalizzare tutto il corpo. Il salvataggio delle banche fu la prima fase, ma finché le stesse banche non si fidano a prestare soldi, l'emergenza continuerà.

Ora il governo vuole immettere nel sistema del denaro facilmente disponibile, dandolo direttamente al consumatore nel tentativo di ristabilire fiducia. Ma il consumatore, la spina dorsale dell'economia, ha bisogno di veder salire di nuovo i prezzi della sua casa, perché l'aumento del valore dei beni l'ha spinto a spendere i suoi soldi le volte precedenti.

L'oro nel 2009: l'anno della reflazione

Oltre 7 miliardi di dollari americani sono stati appena messi in circolazione nella speranza di salvare il sistema finanziario globale. La settimana scorsa sono stati promessi altri $800 miliardi che serviranno a salvare i mutui dei consumatori, cosa che rende poco attraente comprare automobili e spendere denaro preso in prestito.

Cosa vuoi che siano altri mille o due mila miliardi? Ma i governi stanno ottenendo dei risultati? Non ancora, quindi continueranno a fare sempre di più finché le cose sembreranno tornare a posto. La psicosi del "ripagare i debiti" deve essere bloccata dal diventare troppo forte. Altrimenti dobbiamo aspettarci una grande depressione come non si è vista nel secolo scorso.

I governi devono far sentire i consumatori abbastanza sicuri finanziariamente da portarli a spendere di nuovo. Senza un tale cambio di atteggiamento non vi sarà alcun miglioramento per molto, molto tempo! Queste banche centrali e le azioni governative sono misure disperate e non fanno parte di un piano vasto, globale, studiato attentamente. Sono semplici reazioni ad un disastro enorme. I governi sono concentrati su soluzioni immediate, che prima o poi avranno bisogno di altre soluzioni immediate per rimediare alle prime. Ma tali mosse sono spaventosamente inflazionistiche basate sulla speranza che la crescente deflazione allevierà qualsiasi inflazione che ha generato.

L'inflazione che rimane può essere combattuta una volta che la fiducia è stata ristabilita. Questo è il pensiero della maggior parte delle persone, ma invece in questo momento la stessa maggioranza ha paura di un tetro futuro deflazionistico e di depressione.

L'oro nel 2009: inflazione di facile utilizzo

Ma ci si potrebbe chiedere se questo significa anche una montagna di debiti facilmente destabilizzati. Sì, e allora? Non vi è nulla come un aumento dell'inflazione per far passare il mal di debiti. In tempi a venire è poco ma sicuro che ripagare i debiti diventerà più facile se il denaro perde valore. Tutti i governi devono farlo per rendere l'inflazione "gestibile", mentre l'inflazione si muove in parallelo alla crescita, erodendo il valore della moneta con il passare del tempo.

Noi riteniamo che in futuro l'inflazione verrà trattata come se fosse "di facile utilizzo" e contraria alla deflazione. Ma l'inflazione è davvero questa bestia cattiva? Negli anni 70 e 80, l'allora presidente della Fed Paul Volcker ha fatto fronte all'inflazione negli Stati Uniti aumentando il tasso d'interesse fino al 26%, quindi potrebbe succedere di nuovo!

Ma qualsiasi cosa succeda, le banche centrali devono tenere d'occhio la crescita. A chi importa la "stabilità dei prezzi" se la crescita è buona? Lo scopo della stabilità dei prezzi è di mantenere un buon ritmo di crescita, mettendo l'enfasi sulla crescita piuttosto che sulla stabilità dei prezzi stessa.

L'oro nel 2009: mercati delle valute

Viviamo in un'economia globale, volendo la si può chiamare anche villaggio globale. E una delle conseguenze più pericolose del disastro del 2008 verrà a galla ben presto sui mercati globale delle valute.

La dissipazione del dollaro, assieme allo spostamento del benessere e del potere economico dall'ovest all'est del mondo, non può essere evitata. Il sistema monetario mondiale sta già soffrendo sotto questo peso. Aggiungendo a questo i mercati persi, i prezzi in discesa, la crescita in rallentamento e l'imprevedibile bilancia dei pagamenti delle diverse nazioni del mercato globale, e il risultato è il prevedibile disastro del sistema finanziario.

Alcuni credono che il dollaro, il suo potere d'acquisto o il suo tasso di cambio possono essere mantenuti alti per il lungo termine. Ma mentre per il dollaro non vi è alternativa, c'è da aspettarsi una generale diminuzione del valore delle valute cartacee mondiali, nell'arco del tempo, assieme ai ripetuti tumulti nei cambi delle valute.

Come fare per alleviare queste correzioni drastiche e violente nei propri investimenti e, perché no, nella propria vita? Una recente analisi dei tassi di cambio decrescenti nei paesi le cui valute stanno perdendo valore hanno mostrato che gli investitori di questi paesi che hanno comprato oro hanno avuto buoni risultati.

E da molti punti di vista, in questo clima finanziario, nel 2009 e oltre, il prezzo dell'oro crescerà di nuovo rispetto alla maggior parte delle valute.

Mentre l'attuale crisi finanziaria si estende come un'onda nel resto del mondo con tutti i suoi danni collegati, il potenziale costo sul sistema sociale e finanziario sia locale che globale diventa palesemente evidente. La società è basata sulla famiglia. I sistemi finanziari sono basati su solidi valori familiari che conducono a valori e norme sociali solidi. Una società solida porta ad un sistema finanziario solido. La stabilità dei prezzi ne è il frutto. Prendere in prestito denaro e ripagare i propri debiti ne è un altro. I risparmi e il benessere accumulato offrono i benefici più evidenti.

Mettendo a repentaglio questi valori e questi frutti, tuttavia, la società diventa instabile e porta alla luce il suo volto peggiore. Facendo deviare questo sistema finanziario dalle norme basilari verranno a galla estreme conseguenze sia sociali che finanziarie. Questo è quanto abbiamo imparato da agosto 2007 a questa parte. Negli ultimi mesi abbiamo visto diverse persone dei ceti medi e alti della società americana i cui averi sono stati distrutti, spesso dopo una vita di lavoro e fatiche. E questo non per colpa loro!

La rabbia nei confronti delle banche al momento è molto alta ed è probabile che rimanga così. Nessuna campagna pubblica potrà cambiare questo sentimento. La fiducia nella sicurezza finanziaria è stata erosa troppo e gli investitori stanno puntando il dito contro le istituzioni che hanno offerto di guidarle.

I fondamenti sia della società che delle finanze sono quindi state scosse e ora emanano un'aria disperata mentre ci stiamo avvicinando al 2009. L'ingordigia delle banche e la perdita di fiducia nelle azioni dei governi relative al fallimento finanziario hanno rovinato il futuro roseo che sembrava starci di fronte nel luglio 2007. Sarà necessario fare molto di più per ristabilire tale fiducia. E finché il futuro tornerà ad essere roseo, comprare oro rimarrà il lume più scintillante nel mondo degli investimenti, aprendo la strada per un suo nuovo trend in rialzo solido e a lungo termine.

È una triste verità che l'oro prosperi mentre il sistema monetario non fa altrettanto. Ma il trend della sicurezza finanziaria cambierà drammaticamente mentre nel 2009 i governi cercano disperatamente di far tornare la fiducia. A meno che i valori e le istituzioni finanziari non cambieranno la loro struttura, vi saranno enormi conseguenze sociali.

Fino ad allora fioriranno i mercati che non riflettono il tentativo delle persone di ottenere sicurezza finanziaria futura. Tra questi vi saranno l'argento, le monete d'oro e l'oro allocato, mercati che non promettono crescite incredibili, non hanno nazionalità, ma che risplendono maggiormente quanto il mondo si trova in tempi tetri.

JULIAN PHILLIPS fa parte del rinomato sito di GoldForecaster.com. Egli iniziò la sua carriera nei mercati finanziari nel 1970 dopo aver servito nell'esercito britannico in qualità di Ufficiale dell'Infanteria Leggera in Malaya, alle Mauritius e a Belfast.

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