Oro oggi

L'oro e il primo decennio dell'euro

Un motivo e mezzo per cui chi investe in oro dovrebbe tenere d'occhio la moneta unica europea...


QUESTO ANNO NUOVO
ho dovuto iniziare a pensare a qualcosa che non avevo preso in considerazione da quando i miei figli erano piccoli.

Cosa regalare a chi compie 10 anni?

In questo caso i 10 anni non sono di un bambino. Sono di una valuta. L'euro - ora una moneta vera a propria in 16 paesi - ha compiuto dieci anni il 1º  gennaio.

Perché allora ci interessa tanto una moneta a cui sono appena state le rotelline di supporto dalla bicicletta? Per due motivi. Anzi, uno e mezzo.

Motivo numero uno: nessun'altra valuta al mondo potrebbe essere supportata da più oro dell'euro. E dico "potrebbe essere supportata" perché il vero valore dell'euro non è basato sull'oro. Il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon ha abolito la convertibilità del dollaro in oro nel lontano 1971, ben prima dell'introduzione dell'euro, escludendo il metallo prezioso dal sistema monetario. Ma nonostante questo il sistema europeo - la Banca Centrale Europea (BCE) e le banche centrali nazionali dei singoli paesi membri dell'Unione Monetaria Europea (UME) - possiede più del 36% delle riserve auree ufficiali mondiali, un terzo più delle riserver degli Stati Uniti.

Motivo numero uno e mezzo: durante la permanenza in carica dell'attuale presidente della BCE Jean-Claude Trichet, l'euro ha dimostrato più resistenza contro l'inflazione del dollaro americano. Questo spiega in parte perché l'euro ha guadagnato terreno rispetto alla valuta oltreoceano quale riserva di valore durante l'ultimo decennio.

L'ultimo rifugio dalla devalutazione delle valute (in altre parole: "inflazione") è un po' di oro. Chi non compra oro naturalmente può comprare euro. E la politica di Monsieur Trichet indica una maggior capacità di riscattare il valore della valuta rispetto alla politica del capo della Federal Reserve Ben Bernanke.

In fondo in fondo Bernanke non vuole far altro che inondare il suo paese di banconote al fine di evitare una potenziale deflazione. Potete immaginarvi cosa succederebbe se Trichet tentasse di fare lo stesso con i suoi lingotti d'oro? No, vero?

Per capirci meglio, anche l'euro è una valuta cartacea, stampata a piacimento e imposta dal governo. E per dirla tutta c'è stata un'inflazione anche nell'eurozona. Ma non è stata così virulenta come oltreoceano.

Nei suoi 10 anni di esistenza l'euro ha visto un'inflazione (per quanto riguarda il suo potere d'acquisto in confronto all'oro) del 9,8% all'anno. Questo proprio non sembra un record a cui aspirare, finché non si pensa all'inflazione americana dell'11,8% all'anno. In confronto alla Gran Bretagna però anche il dollaro americano sembra essere messo bene: la sterlina inglese, la terza valuta come volume di riserve in tutto il mondo, ha registrato un'inflazione del 13,1% all'anno nell'ultimo decennio.

Solo il 5% dell'oro dell'eurozona viene di fatto custodito dalla Banca Centrale Europea a Francoforte. La maggior parte delle riserve di oro e di valute estere in mano ai paesi membri prima dell'introduzione dell'euro nel 1999 rimane tutt'ora in possesso delle banche centrali dei relativi paesi.

In base al Trattato di Maastricht del 1992, tuttavia, queste riserve sono a disposizione della BCE. È come se la Federal Reserve avesse dato in pegno il suo oro ai ministeri del tesoro degli stati della California e di New York.

L'oro custodito nell'euro sistema ammonta a 10.887 tonnellate (350 milioni di once) che rappresenta più della metà delle posizioni di riserva dell'eurozona. In confronto più di tre quarti delle riserve degli USA sono in oro.

Ma gli USA hanno 25% meno oro per quanto riguarda il volume degli europei... che va a dimostrare la misura e la forza delle riserve valutarie dell'eurozona.

L'euro stesso è una valuta di riserva che pian piano è riuscita a mettere a rischio l'egemonia del dollaro. Le allocazioni in euro nelle banche centrali globali sono cresciute di oltre un terzo nell'ultimo decennio, soprattutto a scapito della valuta americana. Ora l'euro è la seconda valuta come volume di riserve al mondo.


L'attrazione dell'euro quale riserva tuttavia potrebbe essere messa a repentaglio dall'attuale recessione globale.

La BCE con Trichet ha fatto di tutto per non far crescere troppo l'inflazione. Ma la reticenza delle banche a tagliare i tassi di interesse potrebbe rallentare il processo di recupero economico dell'eurozona. In aggiunta i paesi come la Polonia, i paesi baltici e l'Ungheria stanno cercando di anticipare il loro ingresso dell'UE. Ammettere nel blocco questi paesi dall'economia zoppicante potrebbe essere controproducente per il bilancio europeo in parallelo all'esposizione dei fallimenti bancari globali.

L'apprensione sulla possibile rottura dell'UE sta aumentando. La crescente disparità tra i paesi europei economicamente forti e quelli deboli - oltre alla risposta alla politica di una moneta valida per tutti - potrebbe far irritare alcuni stati membri. E il crescente spread nei tassi delle obbligazioni dell'eurozona riflette questa voragine.

Le discussioni sulle tensioni interne del blocco europeo non sono nulla di nuovo. L'euro è nato tra mille dubbi sulla sua instabilità durante una crisi economica. Ma questa crisi adesso è arrivata, quindi nei prossimi mesi vedremo se varrà la pena prepararsi a celebrare il secondo decennio di vita dell'euro.

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