L'oro vola in sterline ed euro il giorno della Brexit
L'oro si sta dirigendo verso la chiusura settimanale maggiore da marzo 2013, spinto da nuovi dati che indicano un calo a sorpresa della produzione francese ed italiana, e borse in caduta in vista della Brexit ufficiale questa sera.
Con oscillazioni sopra 1.580$/oncia, l'oro in sterline ha superato i 1.200£, picco storico di Agosto, e sopra i 1.430€/oncia, l'1% sotto il record di gennaio.
Il periodo di transizione per la Brexit comincerà alle 11 di questa sera in Gran Bretagna, e nell'attesa l'indice FTSE100 di Londra ha perso lo 0,6%, il francese CAC40 ha toccato il minimo di 7 settimane, ed il FTSE-MIB delle azioni italiane ha perso il 2,5% dal picco di 18 mesi di mercoledì.
I rendimenti dei principali titoli di Stato sono diminuiti, mentre il rame ha esteso il calo del 12,2% iniziato con i primi casi del Coronavirus. Il greggio continua sul prezzo minimo da ottobre.
Nell'ultimo decennio l'oro in dollari si è mosso in direzione opposta ai rendimenti dei Treasury a 10 anni per i due terzi del tempo, suddiviso in periodi di 5 settimane.
"Una scivolata dei rendimenti dei Bond governativi, ed un'aumento dell'oro, sono segni della domanda di beni rifugio", indica il Financial Times, che indica il salto dei beni rifugio sulla volatilità dell'azionario.
"Anche l'imminenza delle elezioni americane ha spinto alcuni investitori ad assicurarsi contro il declino dei mercati, e molti fattori negativi sembrano indicare un imminente svendita di azioni".
La crescita economica USA del 2019 si è attestata al 2,1%, in linea con le aspettative degli analisti. Italia e Francia tuttavia hanno mostrato una contrazione nel quarto trimestre, trascinando in basso le stime dell'Eurozona.
Negli USA, "la crescita è stata determinata dall'1,5% di importazioni nette, quasi tutte dovute al calo delle importazioni più grave dalla recessione del 2009", indica Bloomberg.