L'oro tiene intorno ai 1.060$/oz prima della Fed, argento poco al di sopra del minimo di 6 anni

I prezzi dell'oro hanno tenuto intorno ai 1.060$/oz nella giornata di martedì, venendo scambiati l’1,4% al di sopra del nuovo minimo di 6 anni toccato questo mese.

 

I mercati azionari occidentali sono saliti prepotentemente prima della dichiarazione di domani della Federal Reserve che dovrà finalmente sancire l’incremento dei tassi di interesse dopo 7 lunghi anni.

 

L’argento è stato scambiato sopra i 13,80$/oz, 15 centesimi al di sopra del nuovo minimo di 6 anni di lunedì, ma comunque oltre il 25% al di sotto del picco di gennaio di quest’anno al di sopra di 18$/oz.

 

"Vi è una situazione di tranquillità nella maggior parte dei mercati", afferma una nota della INTL FCStone, "e non c’è molto da aspettarsi nelle prossime 36 ore, in quanto i mercati rimangono in una situazione di attesa".

 

Per alcuni operatori di mercato, l’oro sta incontrando delle forti pressioni di vendita.

 

“I maggiori rischi per i prezzi dei metalli preziosi potrebbe essere dato dal fatto che la Federal Reserve non consideri dopo tutto i tassi di interesse attuali una misura inappropriata”, afferma Matthew Turner della banca Macquarie.  

 

"Se si dovesse credere che sarebbe opportuno incrementare i tassi per ragioni di stabilità finanziaria”, afferma Larry Summers, ex segretario del tesoro americano, “ci creerebbe un serio problema di fiducia”.

 

"Siamo cautamente ottimisti sui prezzi dell'oro per il 2016", afferma una nota della Credit Suisse, "in quanto riteniamo che la pressione di vendita sugli ETF continuerà a influire sempre meno...con la domanda fisica che si rafforzerà, le banche centrali che continueranno ad acquistare e la produzione che inizierà a diminuire”.

 

Nel riconfermare le previsioni sui prezzi dell’oro a lungo termine a partire dal 2017 sui 1.200$/oz e nel ridurre al contempo la media dei prezzi per il 2016 tra i 1.175 e i 1.150$/oz, la Credit Suisse crede che la combinazione dei fattori tra ciò che resta come riserva di metallo nelle miniere (con capacità estrattiva al di sotto di 10 anni per le 7 maggiori miniere del Nord America) ed il cambiamento attuale sui processi di estrazione volti a prediligere l’alta qualità, (al fine di tagliare i costi di produzione), porterà a delle situazioni di concorrenza in materia di fornitura”.