L’oro sprofonda mentre la Nato supporta il Regno Unito, Mosca accumula riserve
Il prezzo dell’oro è diminuito venerdì nonostante le tensioni causate dal tentato omicidio della ex-spia nel Regno Unito, riducendosi al minimo di due settimane.
È praticamente sicuro che sia il Governo russo il mandante dell’attacco a Serghei Skripal ed a sua figlia Yulia con il gas nervino, secondo una dichiarazione di questa mattina del Segretario di Stato per gli Affari Esteri Boris Johnson.
Il Cremlino continua a sostenere la propria estraneità all’incidente, definendo le accuse “scioccanti ed imperdonabili”.
“La Gran Bretagna non è sola”, ha dichiarato il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg.
“Tutti gli alleati sono solidali con il Regno Unito”.
Gli ultimi dati confermano che la Banca Centrale russa è stata la prima acquirente mondiale di oro nel 2017, aumentando le riserve a 1.857 tonnellate, le quali la rendono il sesto maggior detentore di oro al mondo.
“A fine gennaio, il presidente Putin ha confermato che le riserve auree erano in crescita”, ha aggiunto il sito Sputnik, successore dell’agenzia di stampa statale Ria Novosti e del canale radio Voice of Russia.
Nel 2005 Putin ha approvato pubblicamente un target del 10% per le riserve della banca centrale in oro. L’obiettivo è stato raggiunto nel 2014, e alla fine del 2017 le riserve in oro ammontavano al 18%, secondo i dati del World Gold Council.
“La produzione aurifera russa è aumentata continuamente negli ultimi sei anni”, secondo Saida Litosh di Thomson Reuters GFMS, +6% nel 2017 arrivando ad un record storico di 269,4 tonnellate, e facilitata dalla privatizzazione delle aziende estrattive statali e dal consolidamento dei produttori minori.
L’analisi di BullionVault ha riportato che dalla crisi ucraina del 2013, e con le sanzioni alla Russia che hanno colpito priuncipalmente le vendite internazionali di oro estratto in Russia, la Banca Centrale ha comprato il 70% della produzione aurifera locale.
La Russia intanto si prepara a vendere 7 miliardi in bond europei, secondeo il Financial Times, apparentemente come segnale di sfida per le accuse internazionali.
Mercoledì, Gazprom ha messo sul mercato di Londra un eurobond a 8 anni con rendimento al 2,5% da 750 milioni di euro.
L’oro è diminuito a 1.311$/oncia venerdì, a seguito delle notizie positive riguardo alla produzione industriale americana in rialzo dell’1,1% a febbraio, il triplo rispetto alle stime di Wall Street.
Il prezzo in sterline dell’oro è sceso a 941£/oncia, oltre il 2% in meno dall’inizio del caso Skripal e vicino ai minimi del 2017.