Oro oggi

L’oro segue la “svalutazione” del dollaro di Trump

L’aumento del prezzo dell’oro, rispetto al picco di quattro anni dello scorso venerdì, è passato dal 2,6% all’1,5% oggi negli scambi di Londra, diminuendo di 1,10$.
 
Il dollaro ieri ha mostrato una decisa ripresa rispetto al minimo da fine 2014 sfiorato questa settimana, anche grazie alle dichiarazioni del presidente Trump volte a sminuire i commenti del Segretario del Tesoro sul “dollaro debole”. 
 
Questa settimana il prezzo dell’oro nelle altre valute è diminuito dello 0,9% in sterline e dell’1,4% in franchi svizzeri. 
 
“Il prezzo dell’oro sta semplicemente seguendo il dollaro”, ha osservato una nota di Marex Spectron. 
 
“Sì, ci sono delle influenze diverse nel breve termine ... ma se si deve indicare un fattore determinante, è il dollaro e nient’altro”
 
Dopo aver perso quasi due centesimi sul dollaro giovedì, l’euro è tornato sopra 1,24$, chiusura più alta da metà dicembre 2014.
 
L’oro nel frattempo ha registrato venerdì un indice pomeridiano di 1.353,15$/oncia, chiusura più alta dall’8 luglio 2016. 
 
Il valore di quel giorno, immediatamente dopo i risultati inaspettati del referendum sulla brexit, era di 1.354,25$/oncia, il più alto da metà marzo 2014. 
 
 
La nuova politica sulle importazioni del governo americano vuole aumentare le tasse per l’entrata di diverse merci, da pannelli solari e lavatrici, ad acciaio ed alluminio.
 
“Supportiamo il commercio libero, ma deve essere equo e reciproco”, ha dichiarato Donald Trump giovedì al Forum di Davos.
 
François Villeroy de Galhau della BCE, governatore della Banca Centrale francese, in relazione all’evento ha dichiarato: “Siamo tutti d’accordo, inclusi gli Stati Uniti, sul fatto che non influenzeremo le valute per favorire la competitività”.
 
“Questa è una frase molto importante, definisce la medesima regola del gioco. Si tratta di una regola di fiducia reciproca”. 
 
“Ci asterremo da svalutazioni per aumentare la competitività” ha dichiarato Mario Draghi, dopo aver annunciato di non voler cambiare lo stimolo monetario annunciato a dicembre, che prevede acquisti mensili da trenta miliardi. 
 
“Non puntiamo sul tasso di cambio”.
 
Nonostante una diminuzione di 10$ nei prezzi mondiali dell’oro da un giorno all’altro, il premio di Shanghai non ha subito variazioni rilevanti rispetto agli 8,30$/oncia di ieri, appena sotto la media, a tre settimane dal Capodanno cinese. 
 
“La domanda cinese di oro è caduta del 2% rispetto all’anno scorso”, riporta Thomson Reuters GFMS, con una contrazione nella domanda di oro puro, in quanto i consumatori sono più orientati verso articoli di moda contemporanea, dal contenuto in oro più basso. 
 
“Sembra che i Cinesi considerino l’oro sempre più un accessorio e sempre meno un investimento, questo costituirà un fattore di pressione per la domanda”. 

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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