L'oro sale sull'indecisione della Fed, dollaro e mercati azionari mondiali al ribasso
Giovedì, 4/28/2016 16:24
Il prezzo dell'oro in dollari è salito al massimo di una settimana duranti gli scambi di fine mattinata a Londra. Il metallo ha toccato i 1.259$/oz, mentre il dollaro ha perso nel mercato delle valute.
Anche i mercati azionari mondiali sono scesi, demoralizzati dall'ennesima deludente decisione della Federal Reserve di mantenere i tassi invariati.
L'indice Nikkei della borsa di Tokio ha perso il 3,6% prima della chiusura, mentre i mercati azionari europei hanno ceduto oltre l'1%.
La Banca Centrale giapponese ha deciso di continuare la sua politica di Quantative Easing, attualmente pari a 740 miliardi di dollari all'anno e a mantenere i tassi di interesse negativi per le banche commerciali a -0,1%.
Il prezzo dell'oro in dollari è salito del 2,2% dalla fine della scorsa settimana. Il bene rifugio si è comportato positivamente in tutte le principali valute mondiali.
L'argento ha recuperato il leggero calo successivo alla dichiarazione della Federal Reserve, risalendo sopra le 17,40$/oz.
Fino a questo momento l'oro è salito del 20% da quando la Federal Reserve nel mese di dicembre ha deciso di incrementare i tassi di interesse dopo averli tenuti a zero per sette anni.
L'argento è riuscito a fare meglio dell'oro, con un incremento pari al 27%.
"Il dollaro e i rendimenti dei titoli del tesoro americano continuano a deludere e ciò aiuta il trend rialzista dell'oro", ha affermato Jonathan Butler, analista del colosso giapponese Mitsubishi.
"La resistenza si avrà sul livello di 1.282,50$/oz", ha affermato un'analisi tecnica della Scotiabank canadese, "e soltanto un ulteriore movimento sopra il picco dell'11 marzo riporterà l'oro sul trend rialzista iniziato a dicembre".
A Shanghai il prezzo dell'oro in yuan ha toccato il massimo di un mese, con prezzi al di sopra di 6$/oz rispetto a quelli scambiati a Londra in mattinata.
La compagnia sudafricana Investec ha affermato che l'oro sarà il miglior asset del 2016, in linea con l'opinione generale di banche e analisti che hanno incrementato le loro previsioni iniziali in media di 90$/oz dall'inizio di gennaio, ha riportato un aggiornamento della Thomson Reuters oggi, spostando il prezzo medio da 1.118 a 1.209$/oz.
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