Oro oggi

L’oro sale di 25$/oz in 15 minuti dopo la delusione sui dati occupazionali statunitensi

L’oro è salito di quasi 25$ per oncia in 15 minuti durante gli scambi di venerdì, appena dopo l’annuncio dei dati occupazionali statunitensi per il mese di settembre. 
 
Il dato di 142.000 nuovi posti di lavoro creati negli Stati Uniti è stato molto lontano dalle previsioni degli analisti che si aspettavano 203 mila nuovi posti di lavoro. E’ stato il secondo peggior dato in 18 mesi. 
 
Il dollaro americano ha perso più di un centesimo nei confronti dell’euro nel mercato delle valute, proprio in seguito all’annuncio dei dati, mentre l’oro è salito dell’1,9% fino a 1.134$/oz, recuperando due terzi della perdita rispetto al prezzo di chiusura della scorsa settimana. 
 
L'argento è salito ancora più rapidamente dell’oro fino a toccare i 15,10$/oz. 
 
"Penso che raggiungeremo il massimo livello occupazionale tra non molto e l’inflazione raggiungerà gradualmente l'obiettivo del 2%”, ha affermato John Williams - Presidente della Federal Reserve di San Francisco - durante un discorso pronunciato nella giornata di giovedì. 
 
"In quel caso, avrà senso abbandonare gradualmente l’enorme stimolo che è stato creato e che ci ha portato fino a qui”, ha continuato. 
 
I dati occupazionali statunitensi di oggi hanno indicato come il tasso di disoccupazione americano sia rimasto invariato al 5,1%. 
 
Secondo dati ufficiali di agosto l’inflazione in base all’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è stata dello 0,2% su base annuale. 
 
Con sole due riunioni rimanenti della Fed prima del 2016, Williams ha ribadito che si aspetta che la Banca Centrale incrementi i tassi di interesse in qualsiasi momento entro la fine dell’anno.
  
"La prospettiva che vi sia una svolta imminente sulla politica monetaria degli Stati Uniti”,afferma una nota di Robin Bhar della banca Societe Generale, "rimane il centro della nostra visione che ci porta ad essere ribassisti per l’oro".
 
"Il nostro punto di vista rimane invariato, con la Fed che dovrebbe alzare i tassi nel mese di dicembre", afferma Steven Barrow della ICBC Standard Bank.
 
"Se i dati economici iniziano ad offrire risultati deludenti, forse in risposta a deboli ordini di esportazione, la Fed si potrebbe trovare costretta a continuare a credere al suo messaggio retorico di settembre”, conclude Barrow. 
 
Prima dell’annuncio dei dati occupazionali di venerdì, il prezzo dell’oro in dollari era sulla via del più forte crollo settimanale in quasi 7 mesi, secondo i dati di Bloomberg. 
 
Le possibilità di una forte chiusura al ribasso derivavano dal sostegno limitato che avrebbero potuto fornire paesi quali India e Cina, mercati chiusi per festività in corso.

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

Leggi gli articoli qui.

Segui BullionVault

Facebook  Twitter

 

Domanda e offerta di oro e argento