L'oro regge intorno ai 1.145$/oz, la Yellen possibilista sull'incremento dei tassi entro fine anno

Il prezzo dell’oro ha tenuto intorno ai 1.145$/oz durante gli scambi del tardo pomeriggio di venerdì a Londra, avvicinandosi alla seconda settimana di guadagni, ma venendo comunque scambiato 10$/oz al di sotto del massimo di un mese realizzato ieri. I mercati azionari occidentali sono saliti in maniera decisa dopo le nuove dichiarazioni da parte di Janet Yellen sui tassi di interesse riguardanti il dollaro. 

 

Bloomberg News ha riportato una lettera privata congiunta tra il World Gold Council - l’organizzazione per lo sviluppo del mercato dell’oro – e altre cinque banche in cui rendono noto alla London Bullion Market Association che stanno "valutando" il merito dei contratti negoziati in borsa e riguardanti il mercato all’ingrosso dell'oro, il cui valore è stimato intorno a 60 miliardi di dollari al giorno. 

 

Il mercato di Londra è considerato il “cuore” degli scambi sull’oro, in cui compratori e venditori negoziano direttamente gli uni con gli altri. 

 

La consegna fisica dei lingotti avviene tipicamente in due giorni lavorativi.  

 

Tre delle cinque banche nominate nella lettera sono dirette partecipanti al sistema di determinazione del prezzo stabilito dalla LBMA, quattro sono membre dell’associazione, ma nessuna di loro è un operatore di camere blindate.

 

“Il fatto che solo cinque banche su diciotto abbiano firmato la lettera mostra come siamo lontani da un accordo”, afferma David Govett della Marex Spectron.

 

Il fondo speculativo SPDR Gold Trust (NYSEArca: GLD) – il più grande fondo ETF al mondo – ha tagliato le sue proprietà di oro del 10% nella prima metà di settembre. 

 

"Alcune persone stanno realmente cominciando a preoccuparsi del se la Fed alzerà o meno i tassi di interesse quest'anno", afferma uno strategista della Wells Fargo Investment Institute.

 

"Ci potrebbe essere la possibilità che l’oro abbia un pò di potenziale per muoversi verso l’alto", se la Federal Reserve statunitense ritarda ancora il suo tanto atteso “inizio” nell’incremento dei tassi, fermi attualmente a zero dalla fine del 2008. 

 

A seguito della dichiarazione della scorsa settimana in cui si è deciso a sorpresa di non apportare alcun tipo di cambiamento in merito, la presidentessa della Fed ha affermato giovedì che “l’incremento dei tassi dovrebbe avvenire all’inizio di quest’anno, ma se l’economia riserverà delle sorprese la nostra decisione sulla politica monetaria potrà essere soggetta a cambiamenti”.