Oro oggi

L'oro potrebbe salire sull'incremento dei tassi della Fed, scambi intorno ai 1.095$/oz

L’oro è rimasto invariato contro un dollaro in diminuzione nella mattinata di martedì a Londra. Lo scambio del prezioso metallo è avvenuto sul livello di 1095$/oz, mentre i mercati azionari sono scesi nuovamente in virtù dell’ennesima ribasso del mercato cinese. 
 
I prezzi delle materie prime sono saliti, in rialzo dal nuovo minimo di 13 anni sull’indice di Bloomberg, prima dell’attesa decisione di mercoledì da parte della Fed per effetto della quale dovrebbero esserci degli importanti sviluppi sul fronte dell’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Fed. 
 
"Rimane un nostro punto di vista", affermano dalla sede di Thomson Reuters GFMS di Londra, “che un rialzo dei tassi di interesse di quest’anno negli Stati Uniti sia un fattore già assimilato dal mercato”. 
 
"Un aumento degli stessi, durante le riunioni di settembre o di dicembre, potrebbe portare ad una rivalutazione sull’allocazione degli asset che si risolverebbe in un incremento delle partecipazioni in oro”. 
 
Fino a questo momento del 2015, al contrario, gli investimenti in monete d’oro sono diminuiti per arrivare al livello minimo dal 2008, secondo i dati della GFMS rilasciati martedì. 
 
"L'investimento dei privati in lingotti e monete è sceso di un ulteriore 12% anno su anno nel periodo tra aprile e giugno”, afferma la GFMS, “ed è circa il 63% al di sotto del secondo trimestre dal picco del 2013 nonostante il rafforzamento in Europa, particolarmente in Germania".
 
Con un prezzo medio del 7% inferiore al primo semestre del 2014, la domanda mondiale complessiva di oro - nel primo semestre del 2015 - è scesa del 10% su base annuale, secondo i dati di GFMS, con la domanda di oro da investimento e dall’industria proveniente dalla Cina in sostanziale diminuzione.
 
I prezzi dell'oro a Shanghai, durante la giornata odierna, sono stati superiori a quelli di Londra, con un premio superiore a 2,50$/oz, afferma la compagnia di raffinazione svizzera MKS. 
 
Un quantitativo inferiore di oro utilizzato nelle transazione finanziarie vuole dire una diminuzione dell'attività di import. Tale dato è destinato a scendere ulteriormente dal minimo di 10 mesi già raggiunto a giugno, afferma la GFMS. 
 
"Tutto ciò significa che l'oro utilizzato per le operazioni di finanziamento”, afferma Michael Mesaric, amministratore delegato del colosso svizzero Valcambi “è stato restituito”.
 
"Vi è una situazione di liquidità sul mercato, e quella stessa liquidità è a buon mercato. Non vi è più alcuna necessità di utilizzare l'oro", ha affermato Reuters Mesaric, nel prevedere un calo di importazioni in Cina fino ad un possibile 40%.
 
A seguito dell’ulteriore perdita giornaliera dell’1,7% della borsa di Shanghai, Pechino ha rassicurato gli investitori cinesi che continuerà a sostenere i prezzi azionari anche dopo il calo del 30% delle ultime 7 settimane, con la Banca Popolare cinese che persisterà nell'iniezione di liquidità pari a 5 miliardi di dollari nel mercato monetario.
 
"In Asia, la domanda domanda fisica continua ad essere deludente", conclude un broker oggi "con il mercato cinese ed indiano lontano dai livelli di acquisto dei mesi precedenti".

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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