L'oro potrebbe aver superato il momento critico, ma la liquidazione di fine anno continua ad essere un rischio

Il prezzo dell’oro è salito costantemente sia in Asia che durante gli scambi a Londra di lunedì mattina, recuperando una perdita iniziale di 5$.

 

Il prezzo in dollari ha raggiunto i 1198$/oz – dimezzando la metà delle perdite avute a seguito di dati occupazionali americani migliori delle attese – prima di ripiegare sul livello di 1193$/oz.

 

Il prezzo dell'oro da investimento in valute diverse dal dollaro è stato inizialmente più forte, mentre il dollaro raggiungeva il nuovo massimo di due anni contro l’Euro, ma diminuendo agli inizi degli scambi a New York.

 

La scorsa settimana i trader speculativi hanno tagliato del 10% le scommesse ribassite contro l’oro, ridimensionandole di un terzo rispetto al dato vicino al nuovo record di ottobre, secondo i dati forniti dal regolatore americano CFTC.

 

“Il cambio nel riposizionamento”, afferma una nota della Standard Bank, "suggerisce che l’oro ha ha dato vita ad un'inversione di tendenza nonostante le condizioni moribonde della domanda fisica”.

 

Gli investimenti in oro hanno restituito -1% durante l’anno fino adesso, mentre l’indice S&P500 di New York è cresciuto del 12%, prima della ripartizione dei dividendi.

 

“L’indice di ribilanciamento delle materie prime potrebbe fornire un supporto di tipo rialzista”, afferma Butler della Mitsubishi, non mancando di far notare che "la domanda fisica dall’India potrebbe anche spingere i prezzi più in alto, adesso che le restrizioni all’import sono state rimosse”.

 

“Per l'oro ciò potrebbe significare la stabilizzazione in una fascia ricompresa tra 1180 e 1221$/oz nel breve periodo", ha concluso.

 

“Abbiamo visto i minimi e i massimi di dicembre”, concorda David govett della Marex Spectron “e i trader continueranno a ridurre le loro posizioni corte per stare lontano da un mercato sempre più instabile”.

 

I prezzi dell’argento hanno ritracciato quelli dell’oro, mantenendosi al di sotto del 16% rispetto al capodanno del 2014, ad un livello inferiore di 16,40$/oz, invariati rispetto al venerdì della scorsa settimana.