L’oro perde tutti i guadagni realizzati nel 2015 sull'incremento del dollaro

Oro e argento crollano all’ora di pranzo di venerdì  a Londra, appena dopo la pubblicazione dei dati occupazionali americani.

Anche le materie prime sono crollate. 

 

Gli Stati Uniti, la più forte economia al mondo, i nuovi posti di lavoro sono stati 295.000, sorprendendo gli analisti per la nona volta in 12 mesi. Con questi ulteriori dati positivi gli analisti sono concordi nell'affermare che la Fed non tarderà molto ad alzare i tassi di interesse.

 

Sia l’oro che l’argento sono scesi ai livelli di Capodanno, cancellando i guadagni dell’inizio del 2015, del 10 e del 17% rispettivamente.

 

“Una tranquilla mattinata ha dato inizio ad un aggressiva vendita di oro scatenata dai Non-Farm Payrolls", ha affermato un operatore di Londra. La giornata disastrosa dei metalli preziosi ha interessato anche l'argento, anch'esso in caduta libera.

 

“I forti dati occupazionali daranno adito ad aspettative di incremento dei tassi di interesse”, afferma il team delle materie prime della Commerzbank, “mettendo pressione al prezzo dell’oro in dollari”.

 

“Ci sono davvero pochissimi dubbi tra gli analisti del comportamento inverso dell'oro con il dollaro”, ha affermato Martin Murenbeeld, durante la conferenza PDAC  tenuta lunedì a Toronto.

 

Crollando in precedenza sotto ciò che gli analisti questa settimana hanno definito “supporto chiave" a 1195$/oz, il prezzo dell’oro è sceso dell’1,1% in sei minuti appena dopo l’annuncio dei dati occupazionali americani.

 

I prezzi dell’argento sono invece scesi meno precipitosamente dato il crollo realizzato in precedenza al di sotto dei 16$/oz, ma hanno comunque prolungato la loro perdita durante la settimana fino al 4,7% in dollari.

 

L'oro, scambiato vicino ai 1183$/oz – il prezzo minimo del 2013 – è andato vicino a chiudere gli scambi al di sotto del 2,9% rispetto allo scorso venerdì.

 

I prezzi dell’oro in euro, al contrario, sono rimasti invariati a 1083€/oz, mentre la moneta è crollata contro il dollaro raggiungendo il minimo di undici anni e mezzo al di sotto di 1.09$.