L’oro perde l’aumento dovuto alla tensione, la Russia minaccia l’Occidente
L’oro non ha mantenuto il deciso guadagno di ieri, tornando ai livelli di chiusura della scorsa settimana in dollari ed euro, con la risposta di Mosca che ha smentito l’attacco dei civili con armi chimiche in Siria e l’ha definito una “messinscena volta a demonizzarci”.
Tornando a 1.337$/oncia, l’oro è rimasto a -2% rispetto al picco di venti mesi di mercoledì, a seguito della minaccia di Trump di attaccare le forze siriane nonostante queste abbiano il supporto russo.
Il leader del partito di opposizione inglese Labour Party, Jeremy Corbin, ha accusato Theresa May di “aspettare semplicemente le istruzioni di Trump”, in disaccordo con il supporto ad un “conflitto aggravato e devastante”.
Il sito dell’attacco con le armi chimiche, la città di Douma, è caduta in un giorno sotto il controllo di Assad, riporta Al Jazeera, dando al regime il pieno controllo dell’ex-enclave ribelle del Ghouta dell’Est.
La Borsa di Mosca ha mantenuto i rialzi di questa settimana, dimezzando la scivolata del 10% della scorsa settimana dopo le sanzioni americane per l’avvelenamento della ex-spia russa nel Regno Unito.
Anche il Rublo ha riguadagnato terreno, un +5,5% rispetto al minimo di 17 mesi di mercoledì.
Le Borse mondiali estendono i rialzi, con l’Euro Stoxx 50 che ha guadagnato un 1,6% rispetto alla chiusura della scorsa settimana.
L’euro è due centesimi al di sotto del picco di tre anni di febbraio contro il dollaro, mantenendo il prezzo dell’oro nella moneta unica a 1.085€/oncia.
L’oro in sterline invece oggi ha toccato il minimo di 937£/oncia, minimo di tre settimane, per poi risalire quasi a 943£/oncia.
Dall’insediamento del governo di Trump, l’oro in dollari è aumentato dell’11,8%, ed in rubli del 16,8%. La Russia è il secondo paese per estrazioni minerarie al mondo.
Calcolando il prezzo dell’oro in base all nuovo Trade-Weighted US Dollar Index, che misura l’effettivo valore del dollaro in relazione alle valute straniere, questo è aumentato solo del 2,6%.
Scambiato ad un prezzo di 1.227$/oncia, il prezzo dell’oro secondo questo indice è più di 100$/oncia minore rispetto al prezzo americano.
Mosca avrebbe “prove inconfutabili che l’attacco con armi chimiche a Douma sia falso”, ha dichiarato il ministro degli esteri Sergey Lavrov. Un disegno di legge che passerà dal Parlamento la prossima settimana autorizzerà le aziende russe a violare la proprietà intellettuale americana, nell’ambito di un piano che viene definito “un pugno nello stomaco alla dominazione anglosassone e del mondo occidentale, mantenuta attraverso ai diritti sulla proprietà intellettuale”.
Altre proposte prevedono l’interruzione delle vendite di titanio all’azienda Boeing.
Le ultime stime calcolano che i cinquanta tycoon russi nominati dalle sanzioni venerdì scorso abbiano già perso dodici miliardi a causa della svalutazione degli asset.