Oro oggi

L’oro perde l’1,7% questa settimana, l’argento fa peggio: - 2,1%

Gli scambi in oro di venerdì hanno visto i prezzi salire fino al massimo di 1269/oz per poi scendere rapidamente di 4$, resistendo invariati a 1266$/oz, dopo l’annuncio dei dati occupazionali americani che hanno offerto un dato molto al di sotto delle attese.
 
Lo scorso mese sono stati creati 142.000 posti di lavoro netti negli Stati Uniti, secondo fonti ufficiali del governo, molto al di sotto del dato atteso di 225.000. 
 
L’oro e l’argento non hanno subito variazioni di rilievo subito dopo l’annuncio di tale dato.
 
L’argento non è riuscito a fare meglio dell’oro, perdendo complessivamente il 2,1% e scendendo al prezzo di 19.07$/oz mentre l’oro ha perso l’1,7%.
 
“In precedenza, c’era stato un altro movimento verso l’alto offerto dai buoni del tesoro americani indicizzati all’inflazione” , fa notare Walter de Wet della Standard Bank.
 
“Maggiori rendimenti reali, equivalgono a prezzi dell’oro inferiori e conseguentemente ad una situazione di difficoltà per i metalli preziosi”, conclude de Wet.
 
Anche i mercati europei sono diminuiti, perdendo i guadagni realizzati ieri dopo il taglio ai tassi di interesse da parte della BCE e l’ufficializzazione dell’inizio del programma di alleggerimento quantitativo volto ad evitare la deflazione nei 18 stati dell’Eurozona.
 
“Espansione di bilancio da parte della BCE, il taglio ai tassi di interesse e la preoccupazione ravvisata per una ripresa economica più lenta del previsto è di aiuto per l’oro”, afferma una nota della banca svizzera UBS, “ma solo fino a un certo punto”.
 
Facendo riferimento al forte dollaro di questa estate, “nella migliore delle ipotesi, il QE della BCE compenserà il ribasso della politica di normalizzazione della Fed”, data la riduzione del suo alleggerimento quantitativo.
 
“E’ nostra opinione che solo una politica più aggressiva da parte della Banca Centrale Europea...accompagnata ad un forte deterioramento delle condizioni di crescita dell’Eurozona...porterebbe l’oro a benefeciarsi significativamente”.
 
Il prezzo invariato dell’oro in dollari, nella giornata di giovedì, ha portato gli investitori del gigantesco fondo SPDR Gold Trust, a vendere le loro partecipazioni, portando ad una diminuzione dell’oro fisico in possesso del fondo a 786 tonnellate, il minimo di 5 anni.  

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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